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Zambrotta promuove Ibra al Milan: "Ma l'uscita di Maldini e Massara si è fatta sentire"

di Tommaso Bonan

Il Milan domani sera scenderà in campo all'Olimpico contro la Roma nel secondo atto dei quarti di finale di Europa League. L'obiettivo, per il club rossonero, è quello di ribaltare lo 0-1 dell'andata e qualificarsi per la semifinale. Per parlare di tutto ciò, ma anche del futuro della squadra rossonera, Tuttosport ha intervistato l'ex calciatore del Milan Gianluca Zambrotta, intercettato al carcere minorile Beccaria a margine dell'iniziativa Calcio Libero organizzata da AIC: "Se fossi il ds del Milan quale sarebbe la prima mossa per rafforzare la squadra? Serve un vero numero 9. Il club deve prendere un centravanti di primo livello, a maggior ragione se Giroud andrà via. Un nuovo attaccante può cambiare la squadra: è il primo tassello da tenere in considerazione. Poi un difensore di personalità e qualità che possa aiutare gli altri".

Lei ha giocato con Ibrahimovic: pensa che con l'innesto dello svedese la dirigenza sia completa?
"Sicuramente la società può ripartire da Zlatan che conosce bene il calcio italiano e può dare un contributo significativo. Ma, secondo me, l’uscita di scena di Maldini e Massara si è fatta sentire perché avevano fatto un grande lavoro. L’importante adesso è finire bene la stagione a partire dall’Europa League e poi programmare bene la prossima".


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