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Venezia, Guerrero: "La visione del presidente ci ha convinto a lasciare il Barcellona"

di Simone Lorini

Il nuovo Responsabile del Settore Giovanile e Metodologia del Venezia, Isaac Guerrero, ha parlato così della sua scelta di lasciare il Barcellona per sposare la causa lagunare: “Per noi essere qui è un’opportunità immensa. La nostra voglia di avere un’esperienza internazionale era grande e il Venezia con il suo progetto rispondeva a tutto ciò che desideravamo. Con Ivan ci siamo subito intesi, così come con la società, i suoi valori e i suoi obiettivi. Non è mai facile lasciare la propria casa, nel nostro caso il Barcellona F.C., ma questo Club e la sua visione, così come quella del Presidente, ci ha convinti a farlo.

"È sotto gli occhi di tutti come questa visione sia innovativa, e noi vogliamo aiutare questa squadra e questa città a tradurla in realtà. Questa è storicamente una città di artisti, la casa di Tintoretto, di Vivaldi, e noi dobbiamo lasciarci ispirare da tutta quest’arte che ci circonda e tradurlo nella nostra identità di Club e conseguentemente di gioco.

"Per spiegare il nostro intento siamo partiti dal Cerchio d’oro di Simone Sinek, questo è composto da cinque domande, la prima, e forse la più importante, è il perché: la risposta è semplice, noi vogliamo vincere con la prima squadra ma attraverso giocatori formatisi nella nostra casa, e questo tramite un’idea di gioco che divenga riconoscibile come un marchio di fabbrica. Potremmo dire che il principio è il medesimo di quella che fu la Repubblica Serenissima, partire dal basso per arrivare in alto. L’identità di gioco che vogliamo creare non è una replica del lavoro che abbiamo fatto a Barcellona, ma una che sia tipica e peculiare di questo Club. Vogliamo che il Venezia divenga un punto di riferimento per quanto riguarda l’identità di gioco non solo nazionale, ma anche internazionale”.


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