.

Ulivieri: "Gli attacchi della politica a Gravina sono pericolosi. La UEFA non vuole ingerenze"

di Tommaso Bonan

Lo scandalo delle scommesse che negli ultimi giorni ha colpito il mondo del calcio ha scatenato anche il dibattito politico sulla gestione degli ultimi anni della FIGC. Nelle ultime ore, in particolare, è stata la Lega di Matteo Salvini ha chiedere le dimissioni del presidente Gabriele Gravina, con una nota ufficiale: "Alla luce di quanto è accaduto e sta emergendo nel calcio italiano tra scommesse, doping, fallimenti sportivi, problemi infrastrutturali e televisivi, crisi economiche: cosa deve accadere ancora per rivoluzionare la guida del movimento? È sempre più necessario, per rispetto di milioni di appassionati e in particolare dei più giovani, un radicale cambiamento a partire dalle dimissioni del Presidente Gravina".

In seguito è arrivata anche la presa di posizione di Fratelli d'Italia, espressa dal senatore Paolo Marcheschi, responsabile Sport del partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Il calcio italiano ha necessariamente bisogno di un'opera autoriformatrice e il fenomeno delle scommesse rappresenta solo la punta di iceberg di un sistema contraddistinto da tempo da negatività ed episodi che ne dimostrano l'inefficienza. Abbiamo più volte sollevato questa problematica e crediamo che la soluzione a tutto ciò non sia rappresentata dalla richiesta di dimissioni di Gravina, che attengono all'autonomia del sistema calcistico, quanto piuttosto dal verificare se vi siano le condizioni di un commissariamento della Figc da parte del Coni".

Puntuale la replica di Renzo Ulivieri, presidente dell'Assoallenatori, che è intervenuto in merito appunto alle prese di posizione di alcuni partiti politici nei confronti del presidente Gravina, invitato alle dimissioni: "Ci hanno sorpreso gli attacchi al presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina. Attacchi a nostro modo di vedere strumentali ed anche pericolosi. Forse chi è intervenuto non lo sa, ma questo tipo di dichiarazioni rischia di far uscire l’Italia dalla Uefa e dalla Fifa, che non tollerano ingerenze della politica nella gestione delle federazioni. Proprio adesso, per altro, che il presidente Gravina ha ottenuto per l’Italia l’organizzazione del campionato europeo del 2032, con evidenti ricadute positive sul sistema infrastrutturale del Paese, uno dei nodi di questa polemica fuoriluogo. Riguardo a scommesse e doping, evocate nei comunicati politici, ci preme ricordare che la Figc ha norme chiare, applicate con velocità, giustizia e umanità. Crediamo inoltre che non esista alcun presidente federale che da solo possa risolvere la crisi economica che attanaglia tutta l’Europa. Diciamo tutto questo senza voler colorare politicamente la nostra posizione ma solo per amor di verità. Invitiamo dunque il presidente Gravina a continuare nel proprio lavoro", conclude la nota stampa.


Altre notizie