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Udinese-Milan 1-1, le pagelle: Beto colpisce ancora. Il Diavolo riemerge grazie a Ibra

di Luca Bargellini

Risultato finale: Udinese-Milan 1-1

UDINESE
Silvestri 6 - Ordinaria amministrazione per l'estremo difensore dell'Udinese, anche per demeriti del Milan. Freddato solo nel finale da Ibrahimovic, l'unico tiro verso lo specchio della porta dei rossoneri.

Becao 6,5 - Non è una gara facile per il brasiliano, tiene alto il livello dell'attenzione e in coppia con Nuytinck concede veramente le briciole all'attacco della squadra di Pioli.

Nuytinck 6 - Una buona prova fino ai minuti finali per il centrale olandese, peccato che nell'azione più importante della partita non è perfetto in marcatura su Ibrahimovic che sigla il pari.

Perez 5,5 - Comincia subito a battagliare contro Ibrahimovic ma la sua partita cambia dopo il giallo ricevuto nel primo tempo, meno battagliero e poi imperfetto nell'azione del gol del Milan.

Molina 6 - Bello il duello, ad alta velocità, con Theo Hernandez. A volte commette qualche scorrettezza per frenare il francese ma sempre abbastanza attento. Ci prova anche da fuori non impensierendo però Maignan.

Arslan 7 - Attento in mezzo al campo, battaglia e vince contro i centrocampisti del Milan. Concentrazione sempre alta, lo dimostra il pallone strappato a Bakayoko e poi servito a Beto per il vantaggio friulano. Domina a centrocampo. Dal 71' Jajalo 6 - Sfortunato nel finale, tiro a botta sicura ma salvataggio provvidenziale di Kessié.

Walace 6 - Era stato uno dei migliori in campo dell'Udinese ma, complice anche la stanchezza dopo una partita da protagonista, perde il pallone dal quale nasce la rete del pareggio di Ibrahimovic.

Makengo 6 - Bene, ma non benissimo. Gioca la sua discreta partita, non a livello di Arslan e Walace. A volte confusionario con la sfera al piede, meglio quando contrasta i portatori di palla avversari.

Udogie 6- Presidia la zona di competenza con buona attenzione, ottimo il lavoro in fase soprattutto difensiva sulle scorribande di Florenzi e la poca verve di Saelemaekers. La musica cambia nella ripresa, in difficoltà contro Messias. Dal 62' Zeegelaar 5,5 - Entra e subisce subito un tunnel da Messias, quanta difficoltà contro il brasiliano.

Deulofeu 6,5 - Una partita speciale per lo spagnolo, come sempre prova a caricarsi sulle spalle il peso del reparto offensivo insieme a Beto. Mette imprevedibilità e velocità alla manovra friulana, qualche difficoltà del Milan nel contenerlo. Un po' nervoso al momento del cambio. Dal 71' Success 4,5 - Entra in campo, perde un paio di palloni e anche la testa nel finale con il rosso evitabile.

Beto 7 - Non è più una sorpresa, è una certezza per la Serie A. Dopo la doppietta contro la Lazio mette la firma contro il Milan, fisico e velocità da centometrista che mandano in affanno la coppia centrale rossonera. Difficile da marcare, sempre un pericolo quando arriva in area di rigore.

Gabriele Cioffi 6,5 - Va ad un passo dalla vittoria alla prima da allenatore dell'Udinese, la squadra friulana è viva come dimostrato durante tutto il corso del match. Ordinati, ben messi in campo e sulla scia dell'era Gotti. Concede pochissimo al Milan, sfrutta al meglio Beto ma viene punita dall'unico tiro in porta del Milan.

MILAN
Maignan 6 - Per poco non compie un miracolo su Beto in occasione del gol. Il portoghese qualche brivido glielo provoca anche col prosieguo del match, ma di pericoli veri e propri non ne corre.

Florenzi 6 - Vince il ballottaggio con Kalulu e la sua prestazione personale è positiva. Supporta la fase offensiva senza mai soffrire in quella di copertura.

Tomori 6 - Cicca il pallone su cui Beto si avventa per l’1-0. Dopo questo episodio, però, propone l’ennesima prestazione solida. Preciso.

Romagnoli 5,5 - Deulofeu si muove molto e rende la serata non propriamente semplice. Non regala quelle sicurezze che la fascia da capitano dovrebbe prevedere.

Theo Hernandez 5,5 - Come al solito è il difensore che ha maggiore licenza di offendere. Di spazio in profondità, però, l’Udinese ne lascia davvero poco.

Bakayoko 5 - Perde il pallone da cui nasce il vantaggio dei friulani. Non trova mai le misure per giocare e Pioli lo sostituisce nell’intervallo. Dal 46’ Tonali 6 - Nettamente meglio del compagno di cui ha preso il posto. Rispetto alla passata stagione è un titolare irrinunciabile per i rossoneri.

Bennacer 5 - Schierato al posto di Kessie in cabina di regia e la gara inizia con un errore che da il via al gol dell’Udinese. Prestazione opaca. Dal 46’ - Kessie 6 - Quando c’è lui la mediana del Milan acquista in personalità e forza. Chiude e imposta sempre in modo positivo.

Saelemaekers 5,5 - Cerca il dialogo spesso con Florenzi sulla sua corsia e Ibra in avanti. Nella ripresa trasloca a sinistra, ma continua a non essere incisivo. Dal 67’ Castillejo 6 - Con il suo spunto tenta di scombinare i piani difensivi bianconeri. I colossi della retroguardia bianconera non soffrono granché. Ha il merito di mettere in area il pallone da cui nasce l’1-1 di Ibra.

Brahim Diaz 5,5 - Tenta spesso di duettare con Ibra, ma la serata è quella che è. Nella ripresa butta alle ortiche un cioccolatino scartato da Messias. Poco ispirato. Dall’80’ Maldini sv.

Krunic 4,5 - Mai in partita. La pressione dell’Udinese lo schiaccia impedendogli di trovare tempi e spazi per giocare. Dal 46’ Messias 6- Si prende la fascia destra a piede invertito e diventa subito il più pericoloso del Diavolo. Quando entra Castillejo va al centro della trequarti e finisce inghiottito dalla densità proposta dall’Udinese.

Ibrahimovic 7 - L’unica iniziativa pericolosa della prima frazione del Milan porta la sua firma. Nella ripresa sfiora il pareggio con una torsione di testa pressoché impossibile. Al 91’ poi mette dentro un pallone fondamentale per la classifica. Se il Milan tira dentro lo specchio è solo e soltanto merito suo.

Stefano Pioli 5,5 - Sbaglia la coppia di centrali di centrocampo e la squadra soffre. I cambi ad inizio ripresa modificano il volto della squadra che propone un buon volume di gioco, ma senza creare grossi pericolosi alla retroguardia friulana. La batteria di trequartisti alla Dacia Arena non funziona, con il solo Messias che si dimostra un pericolo costante. Ibra? Meno male che c’è.


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