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Torino, Linetty: "Vorrei restare ancora un anno. Con Vanoli niente più uomo contro uomo"

di Pierpaolo Matrone

Karol Linetty, centrocampista del Torino, in occasione dell'amichevole contro l'Olympique Lione ha rilasciato alcune dichiarazioni ai taccuini di Tuttosport: "Sfidando una rivale forte come il Lione possiamo chiaramente vedere a che punto siamo. Abbiamo dimostrato che siamo sulla strada giusta, però dobbiamo crescere ancora. La partita non è stata perfetta, c’è tanto da lavorare, sono stati commessi errori che non abbiamo pagato, ma dobbiamo limitarli. Non perché abbiamo pareggiato contro il Lione dobbiamo pensare di aver fatto chissà cosa. Vero comunque che la partita ha detto che, quando abbiamo lo spirito giusto e seguiamo quello che ci dice il mister, possiamo giocare bene e vincere".

Al quinto anno nel Toro ti senti a tutti gli effetti un leader di questa squadra?
"Beh, la stagione non è ancora iniziata... No, dai, sono contento, vorrei stare ancora un anno qua, la città è bellissima e io voglio continuare a lavorare in questo club. Torino è diventata casa mia".

Un pensiero ai tifosi che ancora una volta, in circa trecento, vi hanno seguito numerosi?
"A loro non so nemmeno più cosa dire: sono splendidi, ci seguono ovunque e ci danno una grossa mano".

Quali sono state le difficoltà incontrate a Pinzolo?
"La lettura delle scalate perché non siamo più uomo contro uomo ma ci muoviamo a zona. Contro il Lione, però, si sono viste le scalate giuste, abbiamo parlato tanto e ci siamo aiutati: questo, è lo spirito giusto che dobbiamo avere. Vanoli è bravissimo e ha tantissime idee: se le metteremo in campo ci divertiremo".


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