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Torino, Juric sogna un altro scherzetto: a Napoli per fare punti e ripartire dopo il derby

di Emanuele Pastorella

Il Diego Armando Maradona si preannuncia una bolgia, i tifosi partenopei hanno bruciato in pochi giorni i tagliandi per riempire lo stadio al 50 per cento. Ora, con il nuovo decreto che ha aumentato la capienza al 75 per cento, il Napoli punta a riempire ulteriormente l’impianto. Il Toro troverà un ambiente infuocato, Ivan Juric sarà sommerso di fischi: l’accoglienza nei confronti del tecnico granata, infatti, sarà tutt’altro che tenera. E l’allenatore vuole tentare un altro sgambetto agli azzurri, dopo quello clamoroso dell’ultima giornata dello scorso campionato.

Precedente che sorride - L’1-1 del suo Hellas Verona condannò i partenopei all’Europa League, un pareggio che provocò tantissime polemiche perché gli scaligeri non avevano più nessun obiettivo. E Juric, anche durante la sua avventura in granata, è già tornato sull’argomento: "La cultura sportiva per me è sacra, è uno dei tanti insegnamenti che ho avuto da Gasperini" la risposta del croato su chi gli ricordava quella notte. Oggi pomeriggio ci proverà alla guida del Toro, il coefficiente di difficoltà sarà ugualmente altissimo: la formazione di Luciano Spalletti sa solo vincere, ha la difesa meno battuta e il secondo attacco più prolifico della serie A. Poi c’è da considerare il bilancio recente dei granata, che non espugnano il Diego Armando Maradona dal 2009 (all’epoca si chiamava ancora San Paolo) con Giancarlo Camolese e nelle ultime 18 gare contro i partenopei hanno trionfato soltanto in un’occasione.


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