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TMW - Maldini: "Cardinale? Nel dubbio gli ho raccontato la mia storia, magari seguiva altri sport"

di Ivan Cardia
Fonte: Da Trento, Luca Cilli

Nel corso del suo intervento sul palco del Festival dello Sport, organizzato a Trento da La Gazzetta dello Sport, Paolo Maldini, attuale direttore dell'area tecnica del Milan, ha parlato anche del cambio di proprietà da Elliott a Gerry Cardinale "Nel dubbio gli ho raccontato la mia storia. Magari era abituato a vedere sport diversi. Anche io avrei fatica a conoscere magari una leggenda del baseball. Cardinale ha energia, ascolta, mi piace molto. L'idea che trasmettiamo è quella della continuità di un club che è stato risanato dal punto di vista economico. Gli obiettivi poi dovranno essere sempre più grandi. Non ci sono promesse da Cardinale, l'unica promessa è quella di una gestione sana. La differenza con il calcio inglese è insostenibile, facciamo le stesse competizioni ma con armi diverse. Noi abbiamo storia ed idee".

Quanto conta Pioli?
"Pioli lo conoscevo perché abbiamo giocato insieme tanti anni fa in Under 21. Da allenatore sprigiona una grande energia, una roba incredibile. Riesce a trasmettere ogni giorno qualsiasi cosa, condivide i nostri progetti e strategie sul mercato. Non vuole alibi, ha fatto crescere anche noi perché è un leader nato. Un normal one. Ed essere normale al giorno d'oggi è un qualcosa di eccezionale. Il rapporto con l'allenatore si è cementato, vuole sapere tutto e non ci teniamo niente dentro. Con il Milan ha trovato l'ambiente per fare vedere quello che è come uomo e come allenatore. A volte tappezza Milanello di frasi, ex compagni, ex allenatori. Sono cose che decide lui. Essendo una persona sensibile capisce come stimolare il gruppo"


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