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TMW - Lugano-Inter, Sensi brilla e l'attacco arranca: mancano le punte

di Alessandro Rimi
Fonte: Inviato a Lugano

Priva di Lautaro, Vecino, Godin, Miranda e Asamoah, impegnati con le Nazionali in Copa America e Coppa d’Africa, l’Inter di Antonio Conte gioca la sua prima amichevole in Svizzera contro il Lugano. Dopo Icardi, pure Nainggolan aveva lasciato la squadra di comune accordo con il club e, considerata anche l’assenza di Politano (risentimento muscolare ai flessori della coscia destra e per questo out almeno fino al prossimo weekend) e Barella (raggiungerà la squadra in tempo per la tournée asiatica), l’ex CT abbozza un 3-5-2 con D’Ambrosio centrale di difesa, Gagliardini titolare in mezzo e la coppia Longo-Esposito davanti. Subito due aspetti da evidenziare. Il primo: Candreva e Perisic incarnano l'idea più pura del quinto di centrocampo che vuole Antonio Conte, si abbassano a comporre una difesa a cinque, si sbattono a più non posso, seguono i continui ordini del tecnico nerazzurro, specie quando si tratta di andare a pressare alto. In secondo luogo: Brozovic e Sensi tendono a scambiarsi il ruolo di play, nonostante la prima giocata sia spesso del croato. In ogni caso, regista e mezzali non danno riferimenti. Il centrocampista in prestito dal Sassuolo, in fase di ripartenza, sale di una decina di metri a fare il trequartista e, proprio in una di queste, con un piazzato a metà primo tempo sblocca il match. Dieci minuti dopo il direttore di gara, con l’ausilio del monitor, annulla il raddoppio in area di rigore di de Vrij per posizione irregolare di Gagliardini. In chiusura ci pensa Epic Brozo con un bolide dal limite a riportare il punteggio sul 2-0. Il reparto offensivo soffre, mostra tanta inesperienza e scarsa brillantezza.


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