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Tare: "Tavares doveva arrivare alla Lazio 3 anni fa, ma non era adatto allo stile di Sarri"

di Tommaso Bonan

"A livello europeo, l'Italia negli ultimi 3-4 anni ha fatto dei passi in avanti, vedi le prestazioni europee di Fiorentina, Roma, Atalanta. E' diventato un campionato di buon livello, Atalanta e Fiorentina hanno alzato l'asticella, ma anche il Napoli di Conte sarà un'altra squadra da guardare perché lavorando tutta la settimana avrà un vantaggio importante nella lotta scudetto". A Maracanà, su TMW Radio, ha parlato così l'ex calciatore e ds della Lazio, Igli Tare.

Dove è cresciuto di più Inzaghi negli anni?
"Sulla sua personalità. Il primo anno è stato molto difficile, anche se ha vinto due trofei. Non si fidava molto sulla sua tenuta a livello internazionale, l'arrivo in finale di Champions è stato il momento più alto della sua consapevolezza e lì è partito un nuovo Inzaghi. Sa di essere un allenatore di altissimo livello. E' migliorato nella gestione della rosa e nella comunicazione. Lo ritengo tra i 2-3 allenatori più forti del mondo insieme ad Ancelotti e Guardiola".

La partenza della Lazio?
"E' la squadra che diverte di più, ha un ottimo allenatore, molto preparato, che ha in mente un giocatore molto offensivo e si è adattato ai giocatori presi. E' una bella sorpresa, mi auguro che duri a lungo ma per adesso sono una bella sorpresa. Chi mi ha sorpreso di più? Tavares, che ha inciso tanto, ma si sapeva delle sue caratteristiche. Doveva arrivare già tre anni fa ma all'epoca non lo abbiamo preso perché non era adatto allo stile di Sarri. Ora finalmente è arrivato e sta dimostrando di essere un giocatore di alto livello. E credo che anche Thuram della Juve possa essere una sorpresa. Gli serve un po' di tempo ma per il gioco di Motta sarà un giocatore che emergerà".

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