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Superlega, FPF, Juve, CR7 e plusvalenze. Andrea Agnelli torna a parlare

di Lorenzo Di Benedetto

Intervista al Financial Times per Andrea Agnelli, la prima dopo il caos Superlega e l'addio alla Juventus per il caos plusvalenze, con le prime parole dedicate proprio al progetto del nuovo campionato europeo nato e morto nel giro di 48 ore, visto che alcuni club hanno prima aderito e poi si sono tirati indietro: "Non ho puntato una pistola alla testa di nessuno. Hanno firmato tutti liberamente. Alcuni erano più coscienti. Ma hanno firmato tutti liberamente". Parole poi anche sil Fair Play Finanziario: "Questa è stata una risposta ai problemi che il calcio ha avuto e continua ad avere: instabilità finanziaria, sostenibilità finanziaria, polarizzazione".

Il rapporto con Ceferin potrà essere ricostruito?
"La mia sensazione è che il tempo sia un gentiluomo. E le cose probabilmente, si spera, prima o poi andranno bene. In caso contrario, ancora una volta, la mia coscienza è super pulita".

Ingaggiare Ronaldo fu un errore?
"È stata una buona mossa. Datemi Ronaldo e fatemelo schierare senza pandemia, è un'altra storia".

Il caso plusvalenze?
"Resto convinto che tutto quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto secondo le regole, secondo gli standard finanziari".

Il problema finanziario nel calcio esiste?
"Da quando si è trasformato da gioco in business, il calcio non ha evoluto la sua governance per governare il business. È giusto dire che la maggior parte dei club perde soldi. Sì? O siamo tutti incompetenti oppure il sistema ha qualche carenza".


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