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Simone Barone racconta: "C'era la fortissima volontà di Nicola di venire a Cagliari"

di Andrea Piras

Intervenuto ai canali ufficiali della società, Simone Barone, vice di Davide Nicola al Cagliari, ha commentato: "Siamo molto contenti di questa prima parte di ritiro, sia nel lavoro svolto in Sardegna sia in Valle d'Aosta. Siamo molto soddisfatti di come tutti stanno reagendo, anche dei neo arrivati dopo le rispettive competizioni nazionali. Come staff sapevamo che c’era la fortissima volontà del mister di venire a Cagliari e da parte del Club di avere lui come nuovo condottiero. Sicuramente l’attesa dell’ufficialità è stata un po’ più lunga del solito, abbiamo aspettato con serenità e pazienza, lavorando nel frattempo sulla programmazione a livello fisico, tecnico e tattico, ragionando su come organizzare le sedute di allenamento.

Tra noi c’è grande sintonia, ci confrontiamo quotidianamente col mister, e ogni giorno può nascere uno spunto importante, utile e da sviluppare nel corso della stagione. Sicuramente conoscerci da anni aiuta tanto, ma si può sempre migliorare. Personalmente cerco di portare la mia esperienza che arriva da una carriera ad alto livello, e dall’avere giocato in squadre con obiettivi differenti, dalla salvezza all’Europa passando per i Mondiali con la Nazionale. Sia io che il mister siamo stati calciatori quindi conosciamo le dinamiche di spogliatoio, questo conta anche se poi l’approccio deve essere sempre molto attento curando il dettaglio. La stagione a Cagliari con Allegri? Fu una stagione molto bella. Giocai poco, ma non per questo la considero un’annata è meno significativa, anzi. A Cagliari vissi un’esperienza indimenticabile, nel 2010 nacque il mio primo figlio, quindi il ricordo è forte sia per me che per mia moglie. In Sardegna ritrovai, tra l’altro, alcuni ex compagni di avventure precedenti, conobbi mister Allegri che è uno dei migliori e dai quali ho cercato di apprendere. E poi ho conosciuto l’Isola, dove il Cagliari rappresenta una vera e propria ragione di vita, una Nazionale con un rapporto fortissimo con la propria gente.

L’ho detto anche al mister quando si è paventata questa possibilità: se indossi la divisa del Cagliari non sei solo in una squadra di calcio ma rappresenti una regione intera, una sorta di nazione, e questo significa tantissimo. Noi non possiamo fare altro che lavorare duramente e metterci la stessa passione dei tifosi per regalare loro delle soddisfazioni".


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