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Senza Bastoni, Inzaghi pensa a Skriniar su Vlahovic: ha funzionato, ma la Juve è cambiata

di Ivan Cardia

Se Alessandro Bastoni ci sarà lo scopriremo nelle prossime ore. Ieri pomeriggio il difensore, febbricitante com'era successo prima della Fiorentina, è partito con la squadra dell'Inter alla volta di Torino. La sua presenza è in bilico, al suo posto logica vorrebbe che scalasse Acerbi da braccetto di sinistra con De Vrij centrale e Skriniar sul centrodestra. E invece Simone Inzaghi potrebbe fare un'altra scelta.

Il precedente D'Ambrosio. Il difensore napoletano sarà sicuramente assente e non è un dato secondario. Nella scorsa stagione - tre vittorie Inter e un pareggio - Inzaghi lo ha utilizzato ben due volte da titolare. Con un obiettivo chiaro: sistemare Skriniar al centro, in marcatura su Vlahovic. I fatti gli hanno dato ragione: in campionato il serbo, che in occasione dei due derby d'Italia precedenti era ancora alla Fiorentina, è rimasto a secco, mentre in finale di Coppa Italia ha segnato ma non certo brillato. Da qui, la tentazione di replicare con doveroso adattamento: Darmian braccetto di destra, lo slovacco al centro. Una mossa facilitata anche dall'assenza di Bastoni, visto che l'accoppiata De Vrij-Acerbi (piede diverso, caratteristiche abbastanza simili) non ha sempre funzionato al meglio. Il tutto, ça va sans dire, avrebbe senso con Vlahovic in campo.

Ma la Juventus è cambiata. Non per forza in meglio, sta di fatto che non è la stessa di un anno fa. Anche le scelte di Allegri per questa sera sono avvolte nel mistero, ma in questa stagione il tecnico livornese ha spesso impiegato le due punte. Se Vlahovic, che al momento è da considerarsi in forte dubbio anche al netto della pretattica di Max, ci sarà, giocherà in tandem con Milik. Una coppia da sorvegliare con le maniere forti. E, per quanto Darmian in quella posizione abbia dimostrato di saper reggere anche l'urto di un certo Mané, vi sono da aggiungere le variabili Di Maria, Chiesa e Kostic. Se il piano del tecnico interista ha funzionato in precedenza, non è detto che la replica vada a dama.


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