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Segnare per tornare grande: il presente di Abraham è un rebus, il futuro parlerà ancora inglese?

di Marco Conterio

L'ultimo gol per sbloccarsi, le prossime settimane per trovare conferme. A patto che Tammy Abraham giochi stasera, col ballottaggio con Belotti che resta aperto. L'inglese non sta certo vivendo un'annata da sogno, considerando che in Serie A ha segnato solo 7 reti e in Europa 1 soltanto. 8 gol su ben 2520 minuti giocati in tre competizioni significano la media esatta di una realizzazione ogni 315' in campo. Un bottino magro per un centravanti che però ha in questo finale di stagione l'occasione per riscattarsi, per ripartire, per tornare a essere quel centravanti che la scorsa stagione aveva catturato l'amore di Roma e le attenzioni di quella Premier League che forse troppo presto lo aveva lasciato andar via.

Ritorno in UK?
Il rendimento di questa stagione non è andato comunque a intaccare tutte le attenzioni che Abraham ha raccolto negli ultimi mesi. Venticinque anni, è ancora nel pieno della carriera e ne sono ben a conoscenza tutte le società inglesi in cerca di un centravanti per l'anno che verrà. Cresciuto nel Chelsea, i Blues non faranno valere certo la recompra da 80 milioni ma hanno anche un'altra chance ovvero quella del 'matching right': potranno dunque pareggiare la proposta più alta pervenuta, e accettata, dalla Roma per Abraham. Da chi? In Inghilterra la lista di chi cerca un 9 per l'estate è lunga. Manchester United, Tottenham, Aston Villa, giusto per citarne alcune che veleggiano in alto in campionato. Punteranno Abraham? Il giocatore vorrà lasciare Roma? La Roma cosa vorrà fare? Dalle prossime settimane le risposte a tutte le domande.


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