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Schwarz sulla Fiorentina attuale a RFV: "Serve uno sforzo in più per arrivare tra le big"

di Simone Lorini

Ospite di Radio FirenzeViola: Stefan Schwarz, ex centrocampista della Fiorentina dal 1995 al 1998, ha parlato così del connazionale, Kurt Hamrin, leggenda viola che ci ha lasciati domenica: "Kurt è stata una bellissima persona, impeccabile. Quando andrò verso il centro mi fermerò allo stadio per rendergli omaggio. Ci lascia un grande del calcio e un fenomeno assolutamente. Il ricordo più bello in viola? Sicuramente la vittoria della Coppa Italia nel 1996, con tutta la città che festeggiò con noi tutta la notte. Di Cecchi Gori invece ho ricordi solo positivi, mi sono trovato molto bene col suo carattere. E poi anche coi tifosi, ho solo aneddoti positivi, anche coi compagni. Eravamo una grandissima squadra, dietro c'era Toldo, poi davanti c'erano Bati e Rui Costa. A quei tempi, nella partita secca, potevamo vincere contro tutte le squadre del mondo. Come abbiamo dimostrato nella Supercoppa contro il Milan, che era una squadra fortissima. A gennaio-febbraio eravamo sempre tra le prime, poi c'era sempre una flessione".

Ranieri-Malesani: è stato allenato da questi due grandi allenatori a Firenze, che cosa le è rimasto dei due personaggi?
"Malesani era più offensivo come indole. Ranieri invece non aveva un'ideologia fissa, cambiava l'atteggiamento della squadra anche a seconda dei nostri momenti e degli avversari".

E sulla Fiorentina attuale: "Penso che sia un'ottima squadra, non c'è nessun campione ma ha molta qualità. Serve uno sforzo in più per arrivare tra le big, ma credo che comunque a fine stagione la Fiorentina avrà il posto che merita. Commisso ha tanta voglia di competere ad alti livelli, mi piace la sua ambizione, basti guardare cosa ha fatto col Viola Park".


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