.

Sarrismo all'ennesima potenza

di Marco Conterio
Fonte: dal nostro inviato all'Allianz Stadium di Torino

Settantasette virgola otto per cento. Che è, dato Opta, il numero più alto registrato nell'era moderna del possesso palla. Oltre il tiki-taka, sfioriamo l'ologarchia del pallone, dove il pallino è sempre tra i piedi del padrone del gioco e della vigilia. Nel primo tempo più fine a se stesso, perché la Lokomotiv sembrava l'Armata d'un tempo. Il nemico avanzava e lei accorciava, arretrava, in un inverno profondo e buio per Paulo Dybala e per Cristiano Ronaldo. Possesso, palla, i binari però erano dalla parte della Locomotiva. Quelli scelti da Semin, vecchia volpe degli Urali. Poi però la Juventus ha alzato il ritmo, le casse, il volume, il Bolshoi ha avuto teatranti bianconeri e primi ballerini argentini. Nella luce e nel risultato, la Joya ha regalato due capolavori a Sarri che però ha sorriso anche per un altro aspetto. Il possesso palla asfissiante, sempre più veloce, adagio e poi acuto, baritonale e poi da tenore. Cuadrado e poi al cubo, accelerazioni colombiane e saette brasiliane, esplose da Alex Sandro. Pjanic sempre più centrale, Rabiot più tamburo di Matuidi, Bentancur mezzala e non certo trequartista. Dietro la linea s'è alzata, stavolta l'Armata è arretrata a Mosca e il nemico l'ha presa. Soffocata, con un possesso da record, mai visto prima. Settantasettevirgolaottopercento. Tutto attaccato e d'un fiato, come il Sarrismo all'ennesima potenza.


Altre notizie