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Sarri: "La mia Juve era a fine ciclo. La squadra doveva adattarsi a CR7, non il contrario"

di Raimondo De Magistris

Maurizio Sarri è tornato a parlare della sua Juventus nel corso della lunga intervista rilasciata al 'Corriere dello Sport'. "Era una Juve giunta a fine ciclo e io me ne accorsi subito", ha detto Sarri che s'è così espresso su Cristiano Ronaldo. "Ho il rimpianto di non averlo potuto allenare da giovane. Ho trovato un giocatore che si era affermato attraverso un certo calcio ed era diventato un’icona mondiale. La squadra doveva adattarsi a lui, non il contrario. Con me segnò 33 gol in campionato e quattro in coppa e insomma non è mai semplice convincere un campione con fatturati del genere a cambiare percorso".

Quella di CR7 era un'idea di calcio, quindi, completamente diversa rispetto a quella di Sarri: "A me piace un calcio in cui tutti si mettono al servizio del collettivo per sviluppare un gioco in cui i movimenti, tanto quelli difensivi quanto quelli offensivi, non prevedono esenzioni di alcun tipo".


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