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Sarri e la Lazio vogliono andare avanti insieme, ma il suo futuro dipende anche da quello di Tare

di Simone Bernabei

Il campo, al netto dell'eliminazione precoce dalla Conference League, sta dando ragione a Maurizio Sarri e alla sua Lazio. I biancocelesti sono attualmente secondi in solitaria, primi fra i "normali" escludendo il super Napoli di quest'anno, un percorso che se dovesse mantenersi tale regalerebbe la Champions a Immobile e compagni e di fatto blinderebbe oltre il contratto il tecnico toscano.

La scadenza attuale recita 2025, dopo il rinnovo di alcuni mesi fa. Nel tempo non sono mancate le incomprensioni, ma il gioco espresso e la gestione del gruppo hanno convinto Lotito che difficilmente sceglierà di privarsi del suo allenatore. Anche se, come detto, qualche discussione c'è stata nel recente passato, soprattutto legate al mercato. La Lazio in fondo da troppi mesi non ha a disposizione un vice Immobile e un terzino mancino. E proprio queste problematiche tirano in ballo chi la squadra l'ha costruita, ovvero Igli Tare. La sensazione sempre più diffusa è che in estate potrebbe esserci una sorta di scelta, fra il tecnico ed il ds. E oggi, il campo, sta dando ragione proprio a Maurizio Sarri.

Percentuale permanenza alla Lazio: 70%.


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