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Sandro Tonali si è ripreso l'Italia. Dal suo ritorno solo prestazioni eccellenti

di Andrea Losapio

Il 28 agosto scorso è terminata la squalifica di Sandro Tonali. Nove giorni dopo era già in campo con la nazionale italiana, al Parco dei Principi di Parigi, per guidarla a una vittoria quasi storica, seppur condizionata dall'inizio shock con gol di Bradley Barcola. Il tre a uno finale riflette la sua partita da maestro in mezzo al campo.

Otto in pagella, con conseguente commento relativo alla sua assenza in Germania. "È mancato e non poco all'ultimo Europeo. Ha passo internazionale, ha il carisma che serve in questi grandi palcoscenici. Parte un po' in sordina, ma poi prende confidenza col ritmo partita e a quel punto è ovunque: assist delizioso per Dimarco in occasione del gol del pareggio. Nella ripresa spadroneggia palla al piede".

E ieri? Sei e mezzo, ma impreziosito dall'azione che ha portato al rigore che ha sbloccato la gara. Nei numeri: novantatré minuti giocati, ottanta tocchi, l’88% dei passati completati (55 su 64), due dribbling e cinque recuperi. Può essere che il suo ritorno abbia ridato serenità ed equilibrio a una mediana che sembra rinnovata completamente rispetto a quella di giugno? Sembra quasi che le pressioni dovute ai mesi precedenti siano scomparse, dileguate. Dal caso scommesse e successive squalifiche sue e di Fagioli, ma anche tutta la fatica di arrivare all'Europeo con il fiatone. Insomma, Tonali si è ripreso l'Italia, ma forse anche Spalletti ha trovato la dimensione che in un anno aveva faticato a contornare.


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