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San Siro, nemico del Milan. La corsa Champions tenuta in piedi dalle prove in trasferta

di Gaetano Mocciaro

Il cammino a San Siro del Milan si mostra preoccupante. Il pareggio contro la Sampdoria evidenzia enormi difficoltà nel proprio stadio: in questo 2021 i rossoneri hanno vinto solo in due occasioni, contro Torino e Crotone. Contro i pitagorici l'ultimo successo, datato 7 febbraio. Per il resto 4 sconfitte e due pareggi per il rotto della cuffia, contro Udinese grazie al regalo nei minuti di recupero di Stryger Larsen e contro la Sampdoria oggi pomeriggio, grazie alla rete di Hauge a tre minuti dalla fine e con i blucerchiati in dieci per oltre mezz'ora. Anche nelle altre competizioni non è andata meglio: un pareggio di grande sofferenza contro uno Stella Rossa in dieci e un ko contro il Manchester United che è costato l'eliminazione in Europa League. In Coppa Italia infine un sofferto successo ma solo dopo i calci di rigore contro il Torino, dopo che nei 120' la partita era terminata sullo 0-0. Bonus track, i derby: formalmente in casa dell'Inter, ma pur sempre a San Siro. Ed entrambi, Serie A e Coppa Italia, in favore dei nerazzurri.

Un quadro che fa riflettere a maggior ragione guardando il ruolino di marcia in trasferta. Lì nessuno è come i rossoneri, capaci di vincere 12 partite su 14, pareggiandone una e perdendo solo a La Spezia. Anche in campo europeo resta negli occhi la grande prestazione a Old Trafford, così come il passaggio del turno contro lo Stella Rossa è stato costruito al Marakana. "Un problema di ritmo e di approccio" è la spiegazione che prova a dare Stefano Pioli, che evidenzia come anche a San Siro siano state giocate buone partite, come quella contro il Manchester United dove solo la sfortuna e una situazione di emergenza in attacco ha impedito alla squadra di essere efficace. Vista la situazione, a 9 giornate dalla fine, è una fortuna per i rossoneri giocare più partite in trasferta (5).


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