.

Rummenigge: "Non ho chiamato Agnelli ma col dialogo usciremo insieme da questa crisi"

di Pietro Lazzerini

Karl-Heinze Rummenigge ricoprirà un ruolo fondamentale per ricucire i rapporti tra i club della Superlega e l'Uefa dopo il fallimento della secessione voluta da 12 top club in Europa. Il CEO del Bayern Monaco, ha parlato a Tuttosport affrontando questi temi: "Sono conosciuto per essere un uomo del dialogo e non di guerra. Così Ceferin mi ha chiesto di dargli una mano. Non sono stati giorni facili ma l'importante è che la storia sia chiusa. Si sono sbagliati di grosso ma quello che mi interessa ora è uscire dalla crisi con intelligenza. Ceferin non ha intenzione di chiudere le porte in faccia a nessuno". La domanda sorge spontanea, neanche ad Agnelli? "Sono se la pace sia possibile tra i due, Ceferin è molto deluso. Detto questo, la Superlega era composta da 12 squadre e non da Agnelli e basta". Nessun contatto tra il tedesco e il presidente della Juventus: "Ma per mia scelta. Non è il momento di chiamarlo. Meglio far sbollire la cosa. Poi col dialogo ne usciremo insieme".


Altre notizie