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Roma, turn over bocciato. Fonseca salvato dai 5 cambi

di Dario Marchetti

“L’importante era vincere e lo abbiamo fatto bene” ha detto Fonseca ieri dopo il 2-1 allo Young Boys. Vero, ma il portoghese si aspettava ben altro dal match contro gli svizzeri. Il tecnico giallorosso, infatti, cambia 9/11 della formazione che aveva schierato domenica contro il Benevento. Tanti cambi, forse troppi, e in campo si vede. Il primo tempo dei giallorossi è senza idee e finisce sul parziale di 1-0 per i padroni di casa. Sul banco degli imputati finiscono in tanti. Da Bruno Peres, schierato a sinistra e solo nella ripresa spostato a destra, a Juan Jesus, il quale, esclusa la gara con la Juventus priva di valore dello scorso anno, non giocava una partita ufficiale dal 25 settembre 2019. In un contesto del genere difficile far emerger anche i giovani come Villar, Carles Perez e Borja Mayoral.

Nella ripresa, infatti, Fonseca si arrende e grazie alle 5 sostituzioni cambia la partita con i senatori. L’ingresso di Spinazzola subito dopo l’intervallo è solo il preludio di quello che di li a poco sarebbe successo. In un colpo solo dentro Veretout, Dzeko e Mkhitaryan e proprio da questi ultimi due giocatori nascono i gol dell’1-1 e del 2-1. Al fischio finale arrivano dunque i tre punti e il tecnico giallorosso si può ritenere in parte soddisfatto. “E’ stato importante vincere fuori casa e tenere a riposo dei calciatori”. Ribadisce anche la fiducia nell’intera rosa nonostante il turn over massiccio iniziale sia stato un flop. Ora, al netto di infortuni, con il Milan ci sarà l'undici tipo e l'unica incognita resta il ginocchio di Smalling.


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