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Roma, Totti e il nodo operatività: rischio "ministro senza portafoglio"

di Simone Lorini

"Io direttore tecnico? Valuteremo più avanti". Così Francesco Totti ha liquidato la questione prossimo ruolo ieri, nel suo intervento alla Hall of Fame del calcio italiano. In realtà, rivela Tuttosport, il ruolo a cui il Pupone punta è quello di responsabile dell’area tecnica. Dalla prima squadra alle giovanili, incidendo dunque nelle scelte sulla futura panchina e sul mercato. Non su quella del ds, che è già stata presa.

Il nodo è l'operatività - Totti aspetta di capire se il suo ruolo sarebbe di facciata o effettivamente operativo. Il rischio che vuole evitare è essere il gagliardetto di una società in cui le decisioni che contano, le prenderebbero altri. Dipendesse dal suggeritore Baldini, contrario ad offrigli la carica, rimarrebbe a Trigoria con questa etichetta. A spingere invece per la promozione è l’ala italiana della società. In primis il ceo Fienga, ansioso di mettere una pezza all'inciampo fatto con De Rossi. Totti vuole capire che peso avrebbe nel nuovo organigramma: una delle sue prime mosse sarebbe confermare Bruno Conti (in scadenza di contratto) e affidargli nuovamente il settore giovanile.


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