.

Roma-Lazio 1-0, le pagelle: i centravanti latitano, è Mancini l'uomo del derby. Assist Dybala

di Pierpaolo Matrone

Risultato finale: Roma-Lazio 1-0

ROMA (A cura di Pierpaolo Matrone)
Svilar 6 - Deve compiere una sola parata in tutta la partita. Per il resto è quasi uno spettatore non pagante.

Celik 6,5 - Non ha mai spinto così tanto come da quando in panchina c'è De Rossi. Impeccabile nello scappare in avanti per mettere Kamada in fuorigioco sul gol annullato alla Lazio.

Llorente 6 - Gioca con personalità, prendendosi anche dei rischi nell'uscita dal basso, ma sbagliando poco o nulla, al massimo qualche appoggio.

Mancini 7 - Indisposto, costretto a prendere degli integratori, sembrava a un passo dal cambio, invece ha il merito di sbloccare la partita con la specialità della casa: quarto gol stagionale su cinque totali di testa.

Angelino 6,5 - Avvio di grande applicazione difensiva, con due interventi decisivi nel primo quarto di partita. Macina chilometri sulla corsia, accompagnando anche in avanti. Preferito a Spinazzola, ripaga la scelta di De Rossi. Dal 79' Smalling s.v.

Cristante 5,5 - Ci mette un bel po' a trovare le misure in mezzo al campo, per larghi tratti sembra girare a vuoto. Molto meglio nella ripresa che nel primo tempo.

Paredes 6 - Uno di quelli rivitalizzati da De Rossi. Torna a gestire tempi e possessi in mezzo al campo. Uno fatto per partite così sentite. Dall'81' Bove s.v.

Pellegrini 6,5 - In un primo tempo in cui fa un gran lavoro oscuro su Guendouzi, va anche a un passo dal gol con un tiro da fuori.

Dybala 6,5 - Svaria molto, si abbassa spesso per giocare più palloni, allontanandosi però dalle zone pericoloso. Si accende a sprazzi e quando lo fa è sempre un bel vedere. Ci mette anche attitudine e generosità nel recupero palla. Dal 79' Abraham s.v.

Lukaku 5,5 - Per un tempo sembra un corpo avulso, i palloni toccati si contano sulle dita di una sola mano. Maggiore il coinvolgimento nella ripresa e infatti De Rossi lo applaude, soprattutto quando aiuta la squadra a salire, ma a uno come lui si chiede sempre di essere pericoloso.

El Shaarawy 6 - Solo il palo gli nega la gioia del gol, in un'azione molto simile a quella che gli era capitata contro l'Inter. Per il resto tanto sacrificio anche da parte sua. Dal 70' Spinazzola 6 - Gioca a tutta fascia e ci mette la solita diligenza.

Daniele De Rossi 6,5 - Ci voleva lui per tornare a far vincere un derby alla Roma, due anni dopo l'ultima volta. Trova tre punti importanti nella corsa-Champions grazie a una partita in cui la sua squadra si fa apprezzare più per una solidità difensiva fin qui mai vista a questi livelli. Non produce come in altre occasioni, ma oggi l'importante era il risultato. E il risultato è arrivato: la festa dell'Olimpico è tutta sua.

LAZIO (A cura di Marco Pieracci)
Mandas 5,5 - Il ko di Provedel gli ha regalato un finale di stagione da protagonista, nella partita più attesa dell'anno dice di no a Pellegrini. Forse poteva fare qualcosa in più sul gol preso, il palo lo salva dal raddoppio.

Gila 5,5 - Titolare fisso nell'ultimo periodo della gestione Sarri, lo status non è cambiato con la nuova guida tecnica. El Shaarawy lo mette alla prova, rischia l'autogol.

Romagnoli 5 - Limita Lukaku giocando d'anticipo, ma si perde colpevolmente la marcatura di Mancini consentendogli di colpire indisturbato. Una sola distrazione, ma fatale perché decide il derby. Dal 46' Patric 6 - Ordinaria amministrazione.

Casale 5,5 - Voglia di rivalsa dopo la brutta serata di Torino, intervento col brivido in avvio su Llorente. Non è esattamente il ritratto della sicurezza.

Marusic 5,5 - Nel sottile gioco di equilibri deve bilanciare l'attitudine più offensiva di Felipe Anderson sull'altro lato. Atteggiamento prudente fino all'eccesso, comincia a farsi vedere una volta sotto. Dall'80' Pellegrini sv

Guendouzi 6 - In un contesto del genere emerge con le sue doti caratteriali. Primo tempo così così, rientra con occhi diversi, sale di intensità provando a trascinare la squadra verso il pareggio.

Vecino 6 - L'uomo dei gol pesanti, spesso decisivo quando conta, è quello che ci prova con maggior convinzione pur senza grandi risultati. Dal 70' Luis Alberto 5,5 - Ingresso in punta di piedi, non alza il livello.

Felipe Anderson 6 - Esterno a tutta fascia, come quando c'era Inzaghi. Largo a sinistra non sfigura, però viene meno la sua qualità sulla trequarti. Così lontano dalla porta sembra sacrificato.

Kamada 6 - Scongelato con l'arrivo della primavera, nella posizione che predilige alle spalle della punta centrale. In crescita sul piano della personalità, trova pure il guizzo ma in fuorigioco.

Isaksen 6 - Genera la prima occasione pericolosa mettendo Immobile nelle condizioni di concludere verso Svilar, rifinisce bene per Vecino. Inizio promettente, poi cala un po'. Dal 46 Pedro 6 - Crea scompiglio, lavora tanti palloni.

Immobile 5 - Alla ricerca del Ciro perduto, non ripaga l'atto di fede di Tudor che lo schiera titolare. Spedisce a lato la prima e unica palla buona. Poco coinvolto, finisce ai margini. Triste, solitario y final. Dal 46' Castellanos 6 - Prende botte, cerca di legare il gioco e conclude.

Igor Tudor 5,5 - Al primo derby sulla panchina biancoceleste parte col piede sbagliato, torna sui propri passi sconfessando le scelte iniziali: il triplo cambio porta un po' di elettricità anche se non basta. De Rossi è molto più avanti nel lavoro e si vede, per cambiare il chip di questa squadra gli servirà tempo.


Altre notizie