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Premier League, volata a due: Liverpool unico antidoto al bis del Man City

di Dimitri Conti

Quest'anno il Manchester City sembra aver trovato decisamente pane per i suoi denti. Dopo aver semplicemente dominato, ed ammazzato già in maniera piuttosto precoce, la scorsa Premier League, stavolta i destini del campionato inglese sono più aperti che mai, quando al suo termine mancano adesso sette giornate. In realtà sono almeno otto per gran parte del plotone, rallentato dagli impegni di FA Cup incrociati nel sempre fitto calendario d'Oltremanica. Tra questi ovviamente ci sono i Citizens.

Due i punti di ritardo lamentati in classifica da Guardiola e dai suoi ragazzi, che però potrebbero magicamente trasformarsi in uno di vantaggio qualora dovessero concretizzarsi i tre punti nell'impegno in meno rispetto a quelli di Klopp. La sfida tra i due allenatori, e tra due scuole di calcio così diverse tra loro - pur con qualche, decisivo, punto in comune - è poi affascinante, e rischia di regalare pagine di calcio sensazionali in questo finale di stagione.

Cerebrale dominio del pallone, e mantenimento di esso pur con tendenze recentemente ben più verticali, contro il calcio continuamente volto all'attacco della profondità, dopo aver recuperato il pallone nel minor tempo possibile - e con Klopp è un imperativo che richiede pochi secondi - all'avversario. Gli scontri diretti tra le due si sono già giocati, ma nonostante l'assenza di un confronto diretto ci si attende davvero un grande spettacolo. E qualche scintilla. Klopp sa come tirar giù dal trono gli imperatori, l'ha già fatto in Germania al Bayern vincendo col Borussia, e vuole provare ad esorcizzare la maledizione della Premier, che manca in casa Liverpool ormai da troppi anni. Quasi trenta: l'ultima vittoria risale infatti al 1990.


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