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Premier League, spaccatura sul taglio stipendi: "Che effetto avrebbe sul servizio sanitario?"

di Raimondo De Magistris

C'è spaccatura in Premier League sul taglio degli stipendi. In settimana, la Federazione aveva dato il via libera ai club circa la richiesta del taglio del 30% degli stipendi dei calciatori sul loro compenso annuo. Ma il confronto col sindacato dei giocatori non è andato a buon fine: il sindacato nel comunicato ha affermato che ciò equivale a oltre 500 milioni di sterline nelle riduzioni salariali e una perdita di contributi fiscali di oltre 200 milioni di sterline al governo britannico.
"Che effetto ha questa perdita di guadagno per il governo per il sistema sanitario?", la perplessità del sindacato.
In questo momento, riporta la 'BBC', in Premier è in corso una vera e propria spaccatura: da un lato le società, che chiedono la riduzione del 30% degli stipendi per arginare le perdite di questo periodo. Dall'altro i calciatori, che sono disposti a tagliare il proprio ingaggio solo a patto che quei soldi vadano al servizio sanitario, non alle società. Il Sindacato ha chiesto alle società di aumentare il proprio impegno di beneficenza per in questo momento si attesta sui 20 milioni di sterline.


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