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Palladino l'anti-integralista. Il nuovo corso della Fiorentina punta al camaleontismo

di Dimitri Conti

È iniziata ieri ufficialmente una nuova era della Fiorentina, quella con mister Raffaele Palladino al comando. Il tecnico di Mugnano di Napoli ha subito voluto tracciare alcuni aspetti principali di quella che nella sua testa sarà la nuova Fiorentina, cominciando anche e soprattutto da quelle che dovranno essere le idee tattiche a regolare il tutto.

E proprio qui cadono le prime certezze. Non deve essere uno schema, per quanto Palladino abbia fatto intendere di voler percorrere il sentiero del 3-4-2-1 già sviluppato nel quasi biennio di Monza, quanto le caratteristiche di chi c'è in rosa a determinare stile e moduli. Palladino ha voluto disegnare rapidamente intorno al suo profilo un identikit da anti-integralista, in attesa che sia poi il campo a far propendere o meno per l'esecuzione di quanto detto.

Ha infatti spiegato, rispondendo a specifica domanda sul modulo: "Io non sono un integralista, non uso un solo sistema ma mi piace cambiare. Ho fatto tanti esperimenti nei due anni di Serie A: non credo in un solo sistema di gioco, quanto nei principi. I calciatori devono essere intelligenti a saper giocare e adattarsi anche ad altre posizioni. La Fiorentina ha giocatori che possono farlo: la mia idea è partire da una difesa a tre, 3-4-3 o 3-4-2-1 come preferite. Però la Fiorentina viene da un percorso col 4-2-3-1 e potremmo usare pure quello. In base anche agli avversari studieremo il sistema ma l'ossatura iniziale dovrebbe essere a tre dietro". Qualcuno probabilmente deve avergli indicato quali fossero le principali critiche verso Italiano...


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