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Pafundi è un talento bloccato. Prima il problema era il contratto, ora la classifica

di Andrea Losapio

Può essere Pafundi il toccasana di quest'Udinese? La domanda è lecita anche se, probabilmente, non è semplice dare una risposta. Perché dare troppe responsabilità a chi compirà 18 anni solamente fra quattro mesi rischia di essere un grosso problema. Dall'altro lato la crescita del fantasista in forza ai friulani si è arrestata nella scorsa stagione, quando probabilmente avrebbe avuto più possibilità di giocare, vista la comoda posizione in classifica. Il problema era dato dal contratto, poi rinnovato, che sarebbe scaduto nel 2025. Ora è stato prolungato fino al 2026 appena prima dell'inizio della stagione, in attesa di fargliene firmare uno più corposo (e lungo).

Così Pafundi si è trovato in una morsa quasi letale. Troppo bravo per giocare in Primavera - lo era anche a marzo 2022, nel momento del rinnovo contrattuale - ma considerato ancora acerbo per la prima squadra. Giocare più con la Nazionale che non con il club non ha un'accezione positiva, anche se allenarsi oramai da un anno e mezzo con l'Udinese, entrando anche in campo nel finale di campionato, può avergli dato qualcosa di più. A quest'età e con certe qualità andrebbe testato più spesso.

Il tecnico Gabriele Cioffi lo aveva lanciato sul finire della stagione 2021-22, anche se ora ha anche un problema di classifica e non è detto che non possa fare scelte differenti. "Ho lasciato Pafundi che era un bambino, all'epoca lo feci esordire perché ritenevo giusto vedere il suo talento in mostra in Serie A. Ora è un ometto, si allena bene, è pronto. Faccio scelte e le deve aspettare, però si è fatto trovare a disposizione e stiamo già parlando di come migliorare".


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