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Oggi il via all’Europeo di Cristiano Ronaldo. Intanto il suo futuro alla Juve resta ancora nuvoloso

di Simone Dinoi

Ore 18 Puskas Arena di Budapest: inizia l’Europeo di Cristiano Ronaldo e del Portogallo campione in carica. A osservare le gesta dell’asso portoghese tutto il mondo con le immagini televisive e in streaming ma anche 60mila tifosi che riempiranno al 100% della capienza lo stadio della capitale magiara. CR7 che raggiungerà un altro record nella sua straordinaria carriera, quello del primo calciatore a giocare cinque fasi finali di un Europeo: “È un bel record, - ha raccontato alla vigilia del match, - ma a la cosa più importante sarà provare a vincere di nuovo gli Europei. È importante iniziare con una vittoria. La tifoseria sarà dalla loro parte, ma è bello giocare in uno stadio pieno”. Record su record ma ancora tanta voglia di imporre le proprie abilità sugli avversari e trascinare le sue squadre a nuovi trionfi: “Mi sento a mio agio nel giocare in attacco, al centro, a destra, a sinistra. Dove è meglio giocare per aiutare la squadra a vincere, non è importante quella che è la mia posizione ma vincere. A prescindere dal fatto che giochi o meno nella mia posizione preferita: finché vinciamo e riesco ad aiutare la mia squadra, mi piace giocare ovunque”.

FUTURO ANCORA DA SCRIVERE - Nella conferenza stampa di vigilia c’è stato spazio anche per una battuta su quello che sarà il futuro, a livello di club, del numero 7. Ancora la Juve? Un altro trasferimento? Nessuna risposta, ovviamente con CR7 focalizzato al 100% su Euro2020: “Distratto dalle voci sul possibile addio alla Juventus? Ho giocato ad alti livelli da anni. Se avessi 18-19 anni, magari non dormirei. Ma ho 36 anni, qualsiasi cosa succederà sarà la cosa migliore: che rimarrò alla Juve o meno, la cosa più importante ora sono gli Europei. Voglio vincere e voglio avere pensieri positivi dalla prima all’ultima partita”. Un cripitico Ronaldo che non si conferma alla Juve ma che lascia le porte aperte a un futuro prossimo diverso da quello bianconero. Fase di stallo e interlocutoria, le due parti si sono fatte le proprie idee e ora non resta che mettere in atto un confronto per sciogliere le riserve su quello che ne sarà di un giocatore che incide, e non poco, sulla programmazione futura di un club. Ma non è ancora giunto il tempo delle decisioni: Cristiano Ronaldo adesso ha nella testa solo il suo Portogallo.


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