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No ai traghettatori. Lotito vuole una soluzione definitiva: ipotesi Tudor, Scaloni e Conceicao

di Simone Lorini

Il Caronte della Lazio resta Giovanni Martusciello, per ora fino a Frosinone. Sarri, dimissionario, ha trovato un accordo consensuale con Lotito, prevede la riscossione dello stipendio fino a giugno, l’ultimo anno di contratto è stato strappato, pesava per 4 milioni netti più bonus, al doppio per la Lazio. Allo staff non ha chiesto di presentare le dimissioni per tutelarlo fino alla scadenza del 2025. Martusciello, 300 mila euro di ingaggio netti, martedì sera aveva assicurato a Lotito la volontà di andare avanti, anche fino a giugno. Il resto dello staff, dopo una notte di riflessione, prima ha garantito la sua presenza solo fino a sabato, poi ha iniziato a trattare la risoluzione dei contratti, consentirà di incassare una buonuscita.

Lotito e Fabiani, scrive oggi il Corriere dello Sport, proseguiranno con Martusciello finché non annunceranno il vero successore di Sarri. L’idea della soluzione ponte fino a giugno è naufragata nella notte tra martedì e mercoledì. Presidente e direttore sportivo sono a caccia di una soluzione definitiva, che garantisca alla Lazio un allenatore permanente almeno fino a giugno 2025.

La rosa dei nomi sembra essersi ristretta a tre profili: Tudor, Scaloni e Conceiçao. Da sempre l’ultima parola sugli allenatori spetta al presidente. Tre-quattro giorni di tempo, questa è la scadenza che dovrebbe portare alla svolta. Il ct campione del mondo è una soluzione caldeggiata da Lotito, c’è già stato un contatto, ma a fine novembre ha rinnovato fino al 2026 con l’Argentina. Se la scelta si sposterà a luglio occhio a Gilardino (Genoa).


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