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Nicolini contrario al ritiro della Juve: "Ora ci vanno sempre? Un segnale per l'esterno"

di Raimondo De Magistris

Carlo Nicolini, vice ds dello Shakhtar Donetsk, ha parlato a Radio Bianconera del momento che sta vivendo la Juventus, partendo dal disastroso cammino in Champions: "Si è complicata molto la vita e ora serve un mezzo miracolo", ha detto Nicolini che poi prosegue sul ritiro imposto dopo il ko di Haifa: "Non ho mai fatto un ritiro punitivo dopo una partita da quando sono nel calcio, forse perché mi è andata sempre bene. Dobbiamo capire i motivi che hanno spinto la Juve a chiederlo. Sono forzature che si fanno di solito per dare una scossa all'ambiente, forse perché non sanno che pesci prendere. Il risultato gli ha dato ragione, ma ora cosa vuol dire? Si va sempre in ritiro? Non credo che siano giocatori che non hanno bisogno di vedere le famiglie per rimanere concentrati sulla partita. Credo sia stato più un segnale per l'esterno, per evitare le critiche. magari la Juve non è ancora un gruppo e si è deciso per questo per amalgamare la squadra. A volte i ritiri pagano altre volte no, non è questa la medicina definitiva per risolvere certi problemi".


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