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Napoli, Spalletti teme l'aggressività del Torino e rinvia le rotazioni

di Antonio Gaito

Il Napoli torna in campo con l'obiettivo di riprendere il discorso interrotto sul più bello dalle nazionali dopo ben cinque vittorie di fila tra campionato e Champions. Luciano Spalletti ieri ha sottolineato a più riprese le difficoltà della sfida al Torino di Juric, sconfitto negli ultimi incroci ma sempre dopo gare molto dure e spigolose, conseguenza inevitabile contro un avversario caratterizzato ormai da un gioco molto aggressivo fatto di duelli uomo contro uomo da cui gli azzurri dovranno liberarsi - come ripetuto da Spalletti - muovendo rapidamente il pallone, ovvero con tecnica o spunti personali per far saltare gli accoppiamenti preparati da Juric.

"Ci sarà da battagliare"
"Il Torino è un brutto cliente, sappiamo il modo di lavorare di Juric che è visibile e quindi c'è da essere più bravi perché loro interpretano bene la costruzione dal basso ma anche la pallata del portiere direttamente al limite dell'area. Gli piace fare battaglia e fanno uomo su uomo a tutto campo, la dice lunga sulla difficoltà della partita", l'analisi di Spalletti del Torino, primo o secondo in molte graduatorie (come il numero di falli commessi e la media di duelli aerei) che confermano le parole del tecnico del Napoli.

Niente turnover
"Tra qui e martedì qualcosa cambierò, ma col Torino non penso di cambiare la formazione solita, stanno tutti bene e sono tornati in maniera ottimale e con la mente pulita", le parole di Spalletti, ancora senza Osimhen infortunato, ma che ieri ha recuperato Politano e Lozano che si sono allenati in gruppo e potrebbero alternarsi col messicano titolare nel tridente con Kvaratskhelia ed uno tra Raspadori e Simeone, protagonisti del solito ballottaggio che proseguirà fino al rientro del nigeriano. In mediana Anguissa, Lobotka e Zielinski ed in difesa Rrahmani ha smaltito l'affaticamento e dovrebbe essere confermato nella linea con Di Lorenzo, Kim e Mario Rui


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