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Napoli, altro problema per Ancelotti: ad Udine è l'ultima spiaggia

di Antonio Gaito

Si avvicina la resa dei conti per Carlo Ancelotti. Nonostante le rassicurazioni pubbliche, il presidente Aurelio De Laurentiis attende una risposta netta domani ad Udine e nella gara di Champions col Genk (basta un pareggio per l'accesso agli ottavi). Un segnale dovrà arrivare sul piano delle prestazioni, oltre che dell'applicazione e dello spirito di squadra, come dimostrazione inequivocabile di una svolta alla stagione. La gara di Udine del resto ha i contorni dell'ultima chance anche per quanto riguarda la classifica, essendo gli azzurri a -10 dalla Lazio e -8 dalla Roma quarta, entrambe impegnate contro le prime due della classe e quindi con l'ennesima possibilità di accorciare per quella zona Champions ritenuta imprescindibile dal club per investimenti e progettualità.

Ancelotti deve far fronte ad una squadra sfiduciata, bloccata anche mentalmente e che ha perso ogni certezza dopo l'ammutinamento e le conseguenti polemiche e contestazioni in città. E pure dal ritiro di Castel Volturno non sono arrivate buone notizie. La settimana doveva portare a recuperare elementi come Milik ed Allan, ma in realtà anche ieri hanno svolto ancora lavoro personalizzato. Come se non bastasse, s'è fermato anche Kalidou Koulibaly per un problema alla spalla ed in giornata si valuterà un eventuale recupero in extremis. L'assenza del difensore complicherebbe ulteriormente i piani di Ancelotti, alla gara decisiva senza un pilastro per reparto. L'unico recupero ha riguardato Mario Rui, che si riprenderà il posto a sinistra permettendo a Di Lorenzo di tornare a destra sulla 'sua' fascia, mentre in attacco - col ritorno al 4-4-2 - i favoriti sono Lozano e Mertens.


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