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Mourinho sul Pallone d'Oro 2010: "Rubato a Sneijder? Se lo vince Messi non lo è mai"

di Andrea Losapio

Intervistato da Rio Ferdinand per il canale Youtube FIVE, José Mourinho torna sul Pallone d'Oro del 2010, vinto da Messi e non da Wesley Sneijder, vincitore di tutto con l'Inter. "Non voglio dire che sia stato rubato, l'ha vinto Messi e quindi non è stato rubato. Ma Wesley ha vinto il Triplete, ha vinto la Champions League, ha raggiunto la finale del Mondiale nella stessa stagione. Per questo doveva essere almeno nella top tre, ma quando nell'ultima generazione sono arrivati Cristiano Ronaldo e Messi... Se lo vincono loro non è mai rubato".

Su Cristiano Ronaldo.
"Non devi allenarlo, non devi insegnarli, è tutto sull'essere felice e creare un ambiente dal punto di vista tattico, dall'idea di calcio dove un giocatore può mostrare il meglio. Quando ero a Madrid era in un momento di transizione perché allo United era un'ala, giocava largo, dribblava, mentre a Madrid diventato un goleador che poi è rimasto fino al termine della sua carriera. Probabilmente è stata la prima volta che ha giocato big match come attaccante: è stata contro il Barcellona dove ha segnato un gol straordinario con un meraviglioso colpo di testa, nei supplementari. È stato l'inizio di un feeling che "quell'animale" potesse essere un goleador e non solo un'ala. Perché si giocava sulla sinistra, ma non largo e non doveva difendere il terzino. Cercavamo di dare equilibrio con Xabi Alonso e Khedira".

"Quella è stata la posizione dove poteva segnare di più ed essere più efficace. Non hai bisogno di dargli motivazioni, né ambizione né responsabilità. Devi dargli solo qualche consiglio tattico e farlo diventare felice".


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