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Moggi e la sassaiola di Marsiglia: "Mi sono tornati in mente Heysel e Calciopoli"

di Ivan Cardia

"In quel momento mi è tornata alla mente la strage dell'Heysel, ma anche Calciopoli con i suoi attori". Ospite come ogni martedì sulle pagine di Libero, Luciano Moggi torna così sulla sassaiola di Marsiglia, con Fabio Grosso, oggi allenatore del Lione, costretto a 13 punti di sutura: "Auricchio - scrive l'ex dg della Juventus - Baldini e Narducci mandarono in onda uno spettacolo pieno soltanto di loro verità scambiando battute per sequestri di persona e arrivando persino a dire che, piaccia o non piaccia, non c'erano altre telefonate di dirigenti ai designatori quando ce ne erano in abbondanza e costituivano illecito sportivo".

Spazio al campionato. Nel corso del commento, Moggi si dedica come di consueto anche all'ultima giornata di campionato: "Napoli-Milan è finita con un 2-2 che scontenta tutti. Doveva essere la partita delle fasce sinistre, ma sono emerse invece le destre con Calabria e Pulisic per i rossoneri e Politano per i napoletani.

Il Milan ha dominato all’inizio ed è andato avanti 2-0 con la doppietta di Giroud, ma l’infortunio di Kalulu ha complicato le cose costringendo Pioli a inserire l’inadatto Pellegrino, beffato da Politano sul gol del 2-1. Il resto lo ha fatto Maignan, sbagliando a posizionare la barriera e facendosi sorprendere sul proprio palo dalla punizione di Raspadori per il definitivo 2-2. Tanto che si potrebbe ben dire che la squadra di Garcia ha pareggiato grazie a due papere dei rossoneri e non perché ha dominato l’avversario".


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