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Milan, tredici risposte agli scettici: fine dei tabù

di Gianluigi Longari
Fonte: Sportitalia

L’ultimo tabù da sfatare era legato alla presunta dipendenza nei confronti di Zlatan Ibrahimovic, e con il successo chiaro ed inequivocabile ottenuto contro la Fiorentina, un altro schieramento di scettici è venuto a cadere. Del resto lo score rossonero, anche privo della presenza dello svedese, è più che lusinghiero e non denota nessun tipo di rallentamento.
Dal momento del ritorno al Milan, tra la passata stagione e quella attuale, l’attaccante è stato assente in 11 occasioni, circostanze nelle quali la squadra di Pioli ha raccolto 8 vittorie e 3 pareggi: conferma eloquente che il cambiamento sia avvenuto per tutti ed a livello mentale prima ancora che tecnico.
L’effetto riscontrabile attraverso la classifica racconta di una squadra sicura dei propri mezzi, che affronta ogni avversario con la presunzione supportata dai fatti, di riuscire ad avere la meglio.
Un upgrade che rapportando la marcia rossonera a quella di una stagione fa di questi tempi, si concretizza non solo con i 5 punti di vantaggio rispetto alla concorrenza più immediata rappresentata dall’altra metà della città; ma soprattutto con i 13 punti in più che il Milan può annoverare in graduatoria.
Un bottino che non conosce ostacoli, e che si fa beffe anche delle difficoltà accessorie come l’assenza contestuale del leader tecnico del progetto sul campo e dell’allenatore Pioli, che pure a distanza sta cementando l’unione di un gruppo marmoreo.
Per continuare a sognare in grande, e per abbattere il prossimo scetticismo di chi ancora non si è arreso all’evidenza: il Milan sarà protagonista fino in fondo.


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