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Milan, Pioli e il lavoro coi giovani: "Non tollero la mediocrità. Se la vedo, chiedo di più"

di Pietro Lazzerini

Stefano Pioli, nel corso della lunga intervista rilasciata al The Guardian, ha parlato anche del suo lavoro con i giovani: "Cerco di guardare oltre la superficie, per scindere il valore di un giocatore e arrivare alla persona. Anche se si tratta di ragazzi che chiameremmo fortunati, sono comunque ragazzini con le proprie vite, i propri stimoli emotivi, i legami personali, le difficoltà. Sono severo, fino al punto in cui non vedo più la capacità di continuare a migliorare costantemente. Non tollero la mediocrità, e non tollero che non ci sforziamo per migliorare. Se vedo giocatori esigenti con loro stessi, che stanno migliorando attraverso il proprio atteggiamento e il proprio lavoro, allora divento quasi un amico, do un supporto positivo. Quando non vedo quel livello di tensione, devo chiedere di più".


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