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Milan, in bilico le posizioni di Furlani e Moncada: dipendono dall'arrivo di Comolli

di Andrea Losapio

Damien Comolli può essere l'uomo che spariglia le carte in casa Milan. Perché il presidente del Tolosa è in quota RedBird e se ci fosse la cessione del club - come è probabile - entrerà a far parte dell'organigramma rossonero con un ruolo di primissimo piano, cioè quello di amministratore delegato. Uno scossone che mette nel mirino anche due figure che attualmente sono legate, cioè quelle dell'ad Giorgio Furlani e del capo dell'area sportiva Geoffrey Moncada. Entrambi sono a (grosso) rischio, con una posizione traballante. Comolli del resto ha intenzione di portare un suo uomo di fiducia (si parla anche di François Modesto, ora al Monza e in orbita Roma) per quanto riguarda il ruolo di Moncada, mentre Furlani sarebbe evidentemente un doppione.

RedBird punterà a un nuovo ruolo per lui, magari a Londra e non per la gestione del Milan. Resta da capire se il coinvolgimento nell'inchiesta FIGC - che non preoccupa il fondo capitanato da Gerry Cardinale - può avere spostato e spinto la situazione in questa direzione.

Furlani del resto nel corso degli ultimi mesi ha smentito un possibile cambio di casacca nel mondo del calcio. "l Milan ci tengo, ci tengo proprio. Ribadisco, le condizioni in cui si era trovato a essere il club hanno accentuato in me una forte attenzione, responsabilità e avversione agli azzardi che mi impediscono di essere irrazionale. Quando mi è stata offerta l’opportunità di far parte della società, mi sono fatto una domanda: “Sul letto di morte mi pentirò di averlo fatto o no?” Ho risposto di no. Per me non è questione di carriera, c’è solo il Milan: il club a cui sono legato oggi e per sempre. Non cerco la ribalta nel calcio, non andrò mai in nessun’altra società".


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