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Mbappé contro Vlahovic è una sfida che non esiste. Ma che può iniziare stanotte

di Marco Conterio
Fonte: dall'inviato a Parigi di Tuttomercatoweb

Cinque campionati, due Coppe di Lega, tre Coppe nazionali, tre Supercoppe, un Mondiale, una Nations League da una parte. Due campionati e una Coppa in Serbia dall'altra. Senza troppi giri di parole, Kylian Mbappé contro Dusan Vlahovic è un confronto impietoso e che non può esistere. Pianeti e dimensioni diverse, e questo nulla tolga al valore assoluto del fortissimo e talentuoso centravanti serbo di casa Juve. Però è ben chiaro che quando parliamo di uomini da prima pagina, ragioniamo di storie differenti, di percorsi che hanno portato finora Mbappé a finire sulla copertina del videogioco di calcio più famoso del mondo e Vlahovic su quelle dei quotidiani italiani.

Vlahovic contro Mbappé, per cifre, dimensione, per palmares e per tutto quel che accompagna finora la carriera di entrambi, racconta al meglio Paris Saint-Germain contro Juventus. Un po' di numeri, anche a livello individuale: per il francese 1 Golden Boy, 4 volte nella squadra della stagione della Champions League, il titolo di miglior giovane del Mondiale, 2 volte calciatore francese dell'anno, 1 volta nella squadra dell'ano UEFA, 4 volte capocannoniere della Ligue 1, 1 Globe Soccer, 2 volte Capocannoniere della Coppa di Francia, 2 volte nell'undici FIFPro. Vlahovic ha vinto il titolo di Capocannoniere della Coppa Italia Primavera, della Coppa Italia e il titolo di miglior giovane della Serie A.

Mbappé contro Vlahovic, per quel che sono stati entrambi finora, non è una sfida nella sfida. Partirebbe impari, per storia, dimensioni, percorso, per lo straordinario status di migliore giovane al mondo (e forse anche big) che si è già conquistato il francese e per quello di uno dei migliori giovani attaccanti in assoluto come Vlahovic che però in Europa deve ancora dimostrare tutto. Magari, iniziando da Parigi con la sua rimonta.


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