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Mandragora: "Col tempo assimileremo il gioco di Palladino. Richardson ha avuto personalità"

di Giacomo Iacobellis

Dopo mister Raffaele Palladino, presso la sala stampa dello stadio Franchi ha preso la parola il centrocampista Rolando Mandragora. Queste le sue dichiarazioni: “A me non piace definirmi più o meno leader… Il capitano mi ha fatto capire che devo essere un elemento importante e sono contento di dare una mano sotto questo aspetto. Vogliamo arrivare nel miglior modo possibile alla gara di giovedì, siamo in un dentro o fuori ma vogliamo fare a tutti i costi la Conference”.

Sul momento della squadra: “Stiamo lavorando tanto e col tempo assimileremo i nuovi concetti del mister. C’è poco tempo e dobbiamo fare meglio, questo lo sappiamo”.

Su cosa ha detto Palladino a fine gara: “Tutti noi volevamo un risultato diverso ma non è arrivato… Adesso dobbiamo pensare solo alla gara di giovedì”.

Su Richardson: “Si è ambientato bene e ha giocato con personalità. Più giocatori di qualità ci sono e più possiamo rispecchiare le idee del mister”.

Sulla contestazione del tifo: “Non sta a me dire quello che manca… A me dispiace che non si veda che i primi a star male e a essere ambiziosi siamo noi. Vogliamo portare in alto il nome di Firenze e dei tifosi, spesso questo forse non si vede. I risultati a volte possono mancare ma noi lavoriamo tanto sacrificandoci. Presto arriveranno dei risultati ma quelli noi non li possiamo controllare".

Su cosa vuol fare la squadra in campionato: “Tutto passa dal lavoro. Dovremo entrare al meglio nei meccanismi dell’allenatore. E poi siamo ambiziosi… Non ci poniamo limiti e vogliamo arrivare più in alto possibile anche se negli ultimi tre anni abbiamo fatto grandi cose".


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