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Mancini e il coraggio di osare: dal 19enne Zaniolo a Tonali in B fino a Pafundi

di Gaetano Mocciaro

Il ciclo quinquennale di Roberto Mancini si chiude con 105 giocatori convocati, di cui 91 sono scesi in campo. 57 di essi hanno fatto il loro esordio grazie a Roberto Mancini. Scelte in alcuni casi sorprendenti, coraggiose. E che in alcuni casi si sono rivelate vincenti.

Il primo nome in mente che rende l'idea di come Roberto Mancini abbia cambiato le regole classiche dei selezionatori è quello di Nicolò Zaniolo, allora promessa della Roma. La prima convocazione nel settembre 2018 quando il promettente trequartista aveva solo 19 anni e zero presenze in Serie A. Da fuoriclasse quale è stato, Mancini ne ha riconosciuto immediatamente il talento. Per l'esordio si è dovuto aspettare il 23 marzo 2019 nella partita di qualificazione a Euro 2020 contro la Finlandia. Da lì in poi altre 12 presenze con 2 reti.

Una provocazione, si pensava. Invece un chiaro segnale ai club italiani di investire sul talento, di lanciare i giovani senza paura di bruciarli. Come ha fatto lui: Sandro Tonali è un altro della lista. Addirittura Mancini lo chiama a novembre 2018, quando gioca al Brescia in Serie B. L'esordio arriverà undici mesi più tardi, sempre da giocatore delle rondinelle, nel frattempo promosse in Serie A.

Seguiranno altri giocatori ancora considerati promesse, come Pellegri, Raspadori e Willy Gnonto, soli 18 anni e protagonista in Svizzera allo Zurigo. L'Italia del calcio lo snobba, Mancini gli fa fare il salto direttamente tra i grandi.

L'ultimo nome, quasi una provocazione, è quello di Simone Pafundi che fa il suo esordio il 16 novembre 2022 a soli 16 anni e soprattutto appena 22' in Serie A. "Prima Pafundi, poi tutto il resto: questa è la mia idea quando scrivo la lista. Ha qualità incredibili, è un ragazzo che ha compiuto adesso 17 anni e la speranza è che possa giocare in Serie A e poi essere un calciatore della Nazionale per i prossimi 20 anni. Crediamo molto in lui" fu la sua risposta in conferenza stampa. Del resto Mancini di talenti precoci se ne intende, lui che a 16 anni era già titolare in Serie A col Bologna.


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