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Maldini: "Derby importante, ma non quanto vincere qualcosa in stagione"

di Tommaso Bonan

In vista del derby con l’Inter, il dt del Milan Paolo Maldini ha rilasciato un'intervista ai canali social del club rossonero: "È sempre una grande emozione, ma devo dire che, grazie a Dio, l’importanza di questo derby non è superiore all’importanza di vincere qualcosa nella stagione. In altre città il derby è ancora più importante perché le due squadre non sono mai arrivate a obiettivi ancora più alti rispetto a una partita singola".

Sui suoi derby: "Ne ho giocati tanti, credo più di cinquanta. Sono stati tutti un po’ diversi. I primi forse giocati non al cento percento, perché la tensione, a sedici-diciassette-diciotto anni, è difficile da gestire. Comunque più difficile rispetto a quelli che ho giocato a trentacinque-trentasei anni. In tutti questi derby ci sono state emozioni varie, forse quelli più emozionanti in assoluto sono stati quelli di Champions League: vincere una semifinale giocata in sei giorni, tra andata e ritorno, qualificarsi per la finale e poi vincere la coppa... Alla fine è il risultato che conta. Probabilmente sono stati quelli più intensi".

Sui tifosi: "Si sente sempre il calore della tifoseria, anche se esigente come quella del Milan. Ho vissuto buona parte dei miei anni lottando per vincere qualcosa, di conseguenza il tifo è sempre stato una parte importante delle nostre vittorie. Mi ricordo che nei primi anni novanta c’erano addirittura 71-72mila abbonati, eravamo abituati ad avere lo stadio sempre pieno".

Sui gesti scaramantici: "Vedevo gli altri che li facevano e ho detto ‘magari porta bene’. Poi ho visto che ho vinto, perso e pareggiato facendo sempre le stesse cose e allora ho detto ‘non conviene’. Meglio concentrarsi su quello che succede in campo".

Sul derby da dirigente: "La differenza è enorme. Non giochi la partita, non ti prepari per giocarla ma per vederla. A livello di stress è molto più impattante la partita vista che quella giocata. Giocando riesci a sfogare quelli che sono i tuoi istinti, le tue paure e le tue preoccupazioni".


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