.

Luis Alberto: "Volevo andare via, Inzaghi disse no. Ora ho quasi 200 partite con la Lazio"

di Simone Lorini

Ospite di Rivista Undici, Luis Alberto parla dei suoi inizi e delle difficoltà nell'inserimento alla Lazio: "Ero arrivato l'ultimo giorno di mercato, in una stagione senza coppe europee, Inzaghi schierava in campo sempre gli stessi undici. E poi, nel 4-3-3, penso nemmeno lui sapesse dove mettermi. Perciò i primi tre-quattro mesi furono devastanti: è stato il momento più complicato della mia carriera. Avevo perso la testa, non volevo nemmeno più andarmi ad allenare. Una roba che non mi era mai successa. Con il mio mental coach Campillo è cambiato tutto. Anche se continuavo a non giocare, tutti i miei compagni e lo staff dicevano che ero il giocatore migliore in allenamento".

SVOLTA INZAGHI - "A fine anno andai dal mister e gli dissi: ok, troviamo una soluzione, vado via. Per me è stato un anno di merda. E invece Inzaghi mi disse, no, non vai da nessuna parte. Comincia a fare il regista dopo l'addio di Biglia, per me era bellissimo: prendevo la palla e non c'era nessuna pressione. Sono passato in pochi mesi dall'andare via al giocare quasi duecento partite con la Lazio. Il calcio è così, in un giorno può cambiare tutto, nel bene e nel male".


Altre notizie