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LIVE TMW - Domani Milan-Fiorentina, Prandelli: "Obiettivo 40 punti. Milan forte anche con Ibra out"

di Giacomo Iacobellis

Dopo la vittoria in Coppa Italia con l'Udinese, la Fiorentina cerca il ritorno al successo anche in campionato. Domani, alle 15, c'è però l'insidiosa gara di campionato col Milan del grande ex Stefano Pioli (assente causa Covid e rimpiazzato da Daniele Bonera). A presentare la sfida, valida per il nono turno di Serie A, fra pochi minuti sarà come di consueto mister Cesare Prandelli. Segui qui il live di TMW con tutte le sue dichiarazioni in tempo reale!

14.04 - Inizia la conferenza stampa di mister Prandelli, interpellato per prima cosa sugli obiettivi della sua Fiorentina: "Prima di tutto dobbiamo portare questa Fiorentina a essere una squadra. Poi dipende tutto dalle prestazioni... Io intanto ai miei giocatori ho chiesto di trovare uno spirito di squadra. Sono convinto che possiamo bruciare anche le tappe, ma oggi non possiamo fare voli pindarici perché la classifica è quella che è. Domani affrontiamo un Milan maturo e completo, che gioca in maniera molto fluida, e ci aspetta quindi un test molto significativo".

Che idea si è fatto del "problema gol" e di Dusan Vlahovic in particolare?
"Lo alleno solo da una settimana. Con lui sono stato subito chiaro, ho analizzato le sue gare e gli ho detto in cosa deve migliorare. E Vlahovic lo sta facendo. Poi è chiaro che il giudizio sulla sua prestazione è legato anche ai gol. Dusan finora ha avuto due-tre opportunità e, se avesse segnato, avrebbe forse cambiato tutto. Posso dirvi che Vlahovic mi ha dato grande disponibilità".

Quanto sarà un vantaggio per voi l'assenza di Ibrahimovic domani?
"Dipende, dipende se riusciremo a sfruttare questo vantaggio. Il Milan è già una squadra molto forte, con Ibrahimovic è ancora più forte".

Che opinione ha su Montiel, il match winner di Coppa Italia?
"Lui e Vlahovic hanno la stessa età ma danno un apporto diverso: Tofol si deve completare fisicamente, anche se ha un mancino molto importante. Sarebbe interessante capire, dopo una stagione con noi, se possa essere un titolare o un'alternativa. Ora ho recuperato Borja Valero, Callejon e Bonaventura, per cui le scelte sono queste. Sicuramente Montiel davanti a sé ha però un percorso importante".

Che effetto le fa vedere Daniele Bonera sulla panchina del Milan?
"Daniele non mi sorprende: è sempre stato un ragazzo di testa, è uno dei pochi giocatori pensanti a 360°. Vedeva gioco, ha giocato in tutti i ruoli della difesa. Sicuramente diventerà primo allenatore".

Dove pensa di sfruttare le qualità e l'esperienza di Bonaventura?
"Jack ha tanta esperienza così come altri. Io voglio però pensare ai 18 titolari, adesso i 5 cambi possono fare la differenza".

Che mentalità ha riscontrato nella squadra dopo la vittoria di Udine?
"Questi sono i momenti del calcio, spesso dopo una bella prestazione si va in automatico ma la cosa importante è trovare continuità. Io non voglio vedere giocatori fuori tempo o calciatori che vogliano risolvere la partita da soli. Bisogna studiare alcune delle situazioni capitate a Udine e decidere di ripeterle. Dobbiamo lavorare più su quello che possiamo fare che su quello che non sappiamo fare".

Come ha risposto la squadra a livello fisico in Coppa?
"In questo momento non posso far confronti perché fino agli ottavi di Coppa Italia non ci vengono forniti i dati, ma le sensazioni rispetto al Benevento sono state buone. Abbiamo una buona base aerobica e dobbiamo migliorare l'intensità".

Questo Milan è da Scudetto?
"Ci sono molte squadre che quest'anno possono rompere l'egemonia della Juve, anche se i bianconeri rimangono i chiari favoriti per tutto quello che hanno fatto nelle ultime stagioni".

Che rapporto ha con mister Pioli?
"Con Stefano abbiamo sempre avuto un buon rapporto, l'ho sempre considerato un allenatore pragmatico e capace di trasformare delle squadre in difficoltà in squadre che abbiano un senso. Le sue formazioni hanno sempre giocato un calcio propositivo e piacevole".

Immagina un centrocampo "volante" come quello in Nazionale?
"Al momento no, servono giocatori giusti. Io ora voglio restare coi piedi per terra e lavorare sulle certezze. Oggi non sto pensando a una soluzione di questo tipo a centrocampo".

Cosa chiederà alla sua Fiorentina domani?
"Voglio una squadra molto compatta, ordinata e concreta".

Come ha visto Eysseric a Udine?
"Quando sono arrivato ho parlato a tutta la squadra e ho detto che alla fine di ogni allenamento valuterò i dati per fare le mie scelte: Eysseric è fuori dal ritmo gara ma i suoi allenamenti sono stati interessanti. Per questo l'ho messo in campo. Pian piano arriveremo ad avere 20 titolari, questo non è mai un problema ma una risorsa per un allenatore".

Come sta Ribery?
"Abbiamo recuperato tutti i giocatori e tutti hanno lavorato molto bene. Starà a me decidere chi mandare in campo ora. Io ho sempre detto che la Fiorentina non deve essere dipendente da Ribery, ma che Ribery deve essere il protagonista della Fiorentina. Non si deve isolare in un posto e restarci, diventando triste se non prende palla dopo 20 minuti. Ribery è un calciatore che non deve mai pensare alla tristezza".

Quanto è importante Borja Valero?
"Lui è un professore di calcio, per me può giocare in tutti i ruoli del centrocampo: non ha un ruolo preciso. Sa fare l'esterno, sa giocare dietro le punte, conosce i tempi e il gioco come pochi".

L'obiettivo della Fiorentina è la salvezza?
"Sarebbe assurdo pensare a qualcosa di diverso dei 40 punti. Quando arriveremo alla salvezza, vi potrò dire cosa faremo dopo".

14.25 - Finisce qui la conferenza stampa di mister Cesare Prandelli.


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