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Lecce in A, le tre sliding doors che hanno cambiato le ultime 2 stagioni

di Tommaso Maschio

Il doppio salto di categoria del Lecce – dalle Serie C alla Serie A – in due stagioni ha senza dubbio due grandi protagonisti come il direttore sportivo Mauro Meluso e il tecnico Fabio Liverani. Eppure all’inizio della stagione 2017/18 le cose sarebbero potute cambiare, col senno di poi in peggio, coi due che avrebbero potuto non far parte del progetto giallorosso. Meluso infatti nel giorni del 2017 era fortemente corteggiato dal Palermo, mentre sulla panchina dei salentini c’era Roberto Rizzo confermato dopo aver chiuso il campionato precedente sostituendo Pasquale Padalino senza però conquistare la tanto agognata promozione.

Alla fine Meluso restò credendo fortemente nel progetto della proprietà e decise, dopo l’addio di Rizzo a inizio settembre (motivato da questioni personali) di puntare tutto proprio su Liverani (incredibilmente svincolato dopo un vero e proprio miracolo come la salvezza della Ternana) che da allora ha iniziato una scalata difficilmente immaginabile conquistando due promozioni grazie a una squadra quadrata e un gioco propositivo e divertente.

La terza slinding doors è invece più recente e risale allo scorso gennaio quando il Sassuolo bussò alla porta dei salentini per avere l’esperto centrale Fabio Lucioni. L’offerta, sia per il club che per il giocatore, era di quelle “che non si possono rifiutare”, ma il calciatore decise che se doveva riconquistare la Serie A doveva farlo con la maglia giallorossa addosso e rifiutò la chiamata di De Zerbi. Il resto è cosa nota con Lucioni sempre più colonna difensiva della squadra e una promozione meritata, per lui la seconda in A dopo quella col Benevento, e fortemente voluta.


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