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Lecce, il vicepres Liguori: "2022 non poteva finire meglio. Dopo la Juve ne ho sentite di ogni"

di Ivan Cardia

"Questo 2022 non poteva finire meglio di così". Parola di Corrado Liguori, vicepresidente del Lecce, intervistato da piazzagiallorossa.it: "Una squadra costruita in un mese e mezzo, giovane, piena di scommesse. Ora sono sulla bocca di tutti le vittorie contro Atalanta e Sampdoria, ma non dimentichiamo come è arrivata la sconfitta all’esordio contro l’Inter, i pali contro Udinese e Juventus, il successo a Salerno, il rosso di Hjulmand a Roma e molto altro. A Bologna abbiamo avuto un mini blackout: dopo il KO contro la Juve ne ho sentite di tutti i colori, ma ci sono anche gli avversari. Una cosa però è certa: in queste 15 giornate non siamo mai stati nella zona rossa. La squadra è crescita settimana dopo settimana, anche in fatto di malizia. Non dimentichiamo che siamo la rosa più giovane d’Italia e ci vuole coraggio".

Unità fondamentale.
"L’unità e la compattezza dell’ambiente è fondamentale, nei momenti belli e in quelli più difficili. La squadra c’è, ma non è ancora al completo: è necessario restare uniti attorno ai ragazzi. Non oso immaginarie se anziché del Verona le avessimo perse noi 10 gare di fila. Eppure può succedere. Sembra un discorso ridondante, ma è la verità: la Serie A è questa. I ragazzi hanno sempre sudato la maglia e il mister è un maestro di calcio, soprattutto per come sta facendo crescere i più giovani. Le punte centrali sono a quota 6 gol, così come gli esterni. Poi la difesa è stata perfetta. Abbiamo raggiunto un certo equilibrio da non sottovalutare: è normale in A che una squadra come il Lecce vada sotto. A Bologna hanno influito una serie di fattori, anche di tipo fisico".


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