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Le pagelle del Liverpool - Non è serata per Salah e Mané. Van Dijk è un muro

di Luca Chiarini

Risultato finale: Liverpool-Inter 0-1

Alisson 6 - L'Inter gli gira attorno, senza infilzare lo stiletto. Poi, d'improvviso, un pallone che gli rimbalza dinanzi dopo la battuta di Calhanoglu: dimostra che il livello di reattività è intonso, e si oppone con sicurezza. Incolpevole sulla gran botta di Lautaro.

Alexander-Arnold 6,5 - Quasi sorpreso dal piglio di Perisic nei minuti iniziali. Svanito l'effetto-sorpresa, diventa padrone della fascia: sale di tono con un paio di chiusure salvifiche, e a ridosso dell'intervallo spaventa Handanovic con un destro a giro su punizione che sibila il palo.

Matip 6 - La forma fisica è brillante: feedback rinfrancante per Klopp, costretto a gettarlo nella mischia al rientro dall'infortunio per sopperire allo stop di Konaté. Il duo con Van Dijk è massiccio, assorbe i due piccoletti dell'Inter. Coglie anche la traversa con una zuccata imperiosa. Mezzo punto in meno per la distrazione sul gol di Lautaro.

Van Dijk 7 - Serafico e dominante. Bastano questi due aggettivi per descrivere Virgil: pare non avverta l'ombra di uno sforzo, eppure è sempre puntuale, efficace, presente. Il concetto di leader nella sua forma più elevata.

Robertson 6 - Dumfries lo svernicia in una sola occasione, e lui è costretto a spendere il fallo al confine dell'area. Per il resto, amministra senza eccessivi patemi, anche se di rado riesce a sfondare sull'out mancino.

Jones 6 - Una trottola impazzita alle calcagna dei palleggiatori interisti. Klopp si affida alla sua freschezza per disturbare l'impostazione bassa. Svirgola un po', non è sempre preciso, ma garantisce dinamismo lì in mezzo. Dal 66' Keita 6 - Ingresso ok: dopo l'espulsione di Sanchez è tutto più semplice.

Fabinho 6,5 - Il filtro che fa è preziosissimo. Soprattutto con due braccetti intraprendenti e votati alle incursioni come Thiago e Jones. È lui ad anticipare Sanchez, che lo atterra con eccessiva irruenza e rimedia un'espulsione.

Thiago Alcantara 6 - Altre frequenze rispetto a Vidal. Che annaspa e non lo tiene. Il paradosso è che è lo spagnolo a rientrare da un infortunio, e non viceversa. L'autonomia è limitata, ed è il primo a rientrare alla base. Dal 66' Henderson 6 - Carisma ed esperienza. Quel che serviva in un momento così.

Salah 5,5 - Bastoni accetta il duello, ieri aveva assicurato di non avere timori reverenziali e questa sera ne dà ampia dimostrazione. Solo un paio di sgasate nel primo tempo, ma non punge. Ha l'occasione di colpire dopo un erroraccio di Handanovic, ma calcia sul legno a porta sguarnita. Scena che si ripete quasi identica di lì a poco.

Jota 5,5 - L'impressione che si ha nelle fasi iniziali è che manchi un riferimento centrale di maggiore peso. La scelta è però obbligata, perché Firmino non è nemmeno in panchina. Perde tre quarti di potenziale offensivo con un girovagare incessante che altro non è che semplice dispersione di energie. Dal'85' Luis Diaz s.v.

Mané 5 - Gli scatti sferzanti che solitamente scandiscono i suoi blitz sulla fascia questa sera non si materializzano, se non in sporadiche circostanze. Il terzetto interista ha il merito di tenerlo a bada, lui non è in serata.

Jurgen Klopp 5,5 - Il rosso a Sanchez è un turning point che rende tutto più semplice dopo la prodezza di Lautaro. Premiato dagli eventi, anche se dal suo Liverpool era lecito attendersi decisamente di più.


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