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Lazio, Rovella sul rapporto con Sarri: "Alla prima chiamata mi disse 'ma quand'è che arrivi?'"

di Simone Lorini

Nicolò Rovella, centrocampista della Lazio, parla ai microfoni de LaLazioSiamoNoi.it del suo arrivo in biancoceleste e del rapporto con mister Sarri: "La prima volta che l'ho saputo è stato grazie a Luca Pellegrini. Era con me a Torino, stavamo pranzando e mi fa 'guarda che hanno detto il tuo nome, ci verresti?', ma io non sapevo nulla. Gli ho detto 'ci vengo domani se tu vai', e lui mi fa 'poi ci parlo'. Alla fine è nata questa trattativa, mi ha chiamato il procuratore, mi ha chiamato il mister. Quando ha chiamato il mister avevo già deciso, ma quando mi ha chiamato ero proprio... (ride, ndr)".

Quando ti ha chiamato Lotito che vi siete detti?
"La prima in assoluto è stata con il mister, poi ho parlato con il presidente, poi con il direttore. La prima in assoluto è stata con il mister e mi ha detto, - che non sapevo neanche bene di venire - 'ma quand'è che arrivi?'".

Che tipo è Maurizio Sarri? Dialoga con voi?
"Sì, ma il mister è uno che ha le sue idee, giustamente il rapporto con i giocatori deve rimanere il rapporto giocatore-allenatore. Sono cose che rimangono tra allenatore e giocatore. E' uno che parla, ha un rapporto, ti chiama, ti dice le cose".


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