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Lazio, due mesi di miglioramenti in difesa. E le gerarchie sono cambiate

di Riccardo Caponetti

Nove gol subiti negli ultimi 2 mesi. Sei clean sheet in 12 partite, tra tutte le competizioni, dal 1 novembre al 31 dicembre. Se la Lazio rispetto a inizio campionato, pur senza continuità, sta ritrovando un passo accettabile, è merito soprattutto dei miglioramenti in fase difensiva, visto che l’attacco fatica a ritrovare lo smalto dei bei tempi. A inizio campionato, la solida coppia Casale-Romagnoli che l’anno scorso aveva impressionato (20 partite di campionato con la porta inviolata di Provedel) non funzionava più. E le reti subite aumentavano di giornata in giornata. Certo, la colpa non era solo della linea difensiva ma di tutta la squadra che non si muoveva in sintonia e con la giusta concentrazione. Poi piano piano Sarri ha aggiustato la squadra e i miglioramenti sono stati netti: negli ultimi due mesi ha subito più di un gol solo da Salernitana, Atletico Madrid e Inter. Addirittura zero da Fiorentina (era 30 ottobre), Feyenoord e nel derby di campionato.

Stupisce poi che nell’ultimo mese Sarri ha dovuto fare i conti con una serie di infortuni e assenze che hanno minato la linea difensiva titolare. Romagnoli è fuori dal 24 novembre e tornerà domenica, Casale ha avuto due stop, anche lo stesso Patric ha avuto alcuni imprevisti. Così dalle retrovie Sarri ha dovuto schierare Gila, mai utilizzato prima di fine novembre, e lo spagnolo a sorpresa ha funzionato nella coppia con Patric: un duo impensabile l’anno scorso. Invece Gila ha convinto al punto da essere ormai davanti Casale nelle gerarchie, come testimoniano le ultime scelte di Sarri. Adesso è al rientro Romagnoli che ovviamente si riprenderà il posto. Il tecnico spera che la squadra riesca a mantenere, e a migliorare, questa solidità, con la consapevolezza di aver delle valide alternative.


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