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Lazio, Diaconale: "Meglio morire di fame che di Covid-19? Posizione quasi demenziale"

di Simone Lorini

Arturo Diaconale, portavoce della Lazio, parla ai microfoni di Radio Punto Nuovo spiegando le proprie preoccupazioni per quello che seguirà il virus: "Bisogna impedire che il Coronavirus distrugga l'impianto del gioco del calcio. In nome della salute si sta uccidendo l'economia. Meglio morire di fame che di Covid-19 mi sembra una posizione quasi demenziale. Nessuno dice che il Coronavirus non esiste, ma va detto che non potrà impedire il ritorno alla normalità e bisogna impegnarsi nel guardare il post pandemia. Mi sembra che tutti coloro che sostengono che il campionato è ormai morto, che bisogna chiuderlo il prima possibile, non tengono conto di un particolare molto importante: gran parte delle società di Serie A sono quotate in borsa e queste affermazioni sono un colpo per le quotazioni. Bisognerebbe fare un conto di quanto le quotazioni siano calate in seguito alle dichiarazioni rilasciate. Il problema sono quelli che si ammantano d'ipocrisia per perseguire i propri interessi, sono un liberale e credo che ogni interesse sia legittimo, ma devono essere trasparenti".


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