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Lazio, De Martino: "Nessuna comunicazione da Unione Sovietica. Chi parla non sa le regole"

di Simone Lorini

Ai microfoni di Lazio Style Channel il direttore della comunicazione Stefano De Martino ha spiegato la politica del club di non svelare i nomi dei contagiati, presa di mira dai media: “Il problema è sempre lo stesso: molti si fanno condizionare da ciò che leggono o sentono in radio. Noi non nascondiamo e non abbiamo la comunicazione da Unione Sovietica. Ricordo che non siamo in parrocchia, la Lazio è quotata in Borsa e dobbiamo rispondere a delle regole. Ottemperiamo sempre alle norme in vigore. Quello che fanno le altre società non ci interessa".

“Chi parla da fuori non conosce le regole - ha aggiunto De Martino - Il Presidente ha sempre preteso il rispetto delle leggi. Non esiste nel mondo del lavoro il "ci devono dire". Ci sono state delle discrepanze evidenti e ci siamo presi il nostro tempo. La società ha voluto appurare le condizioni dei giocatori, non deve indicare nomi e cognomi: non è richiesto. Il giocatore è libero di farlo sui propri profili social. Noi rispettiamo quello che ci chiede la società. Ho sentito delle cose assurde. Questa società lavora sempre per il bene di questi colori e le comunicazioni devono essere ragionati in base anche al fatto che siamo quotati in Borsa".


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